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Archivio Tag: Diritti

La Settimana sociale 2024 va al cuore della democrazia

Fra i numerosi eventi pubblici in programma per la 50a Settimana sociale dei cattolici in Italia, organizzata a Trieste fra domani e il 7 luglio, sono due quelli che si focalizzeranno sulle migrazioni. Nel complesso la Settimana riunirà nel capoluogo giuliano 900 delegati di diocesi, associazioni, movimenti e buone pratiche da tutta Italia.

A scuola di diritti: scende a Roma il progetto Know Your Rights per rifugiati

Sono aperte fino al 5 febbraio le candidature per il progetto di istruzione legale gratuita Know Your Rights di DLA Piper e UNHCR. L’edizione 2023, a cui saranno ammessi una trentina di partecipanti, si terrà a Roma tra questo mese e quello di aprile. 

Migranti e diritti negati: le questioni chiave in 17 clip audiovideo di Migrantes, Unicalabria e rete “Bambini, ragazzi e famiglie al Sud”

Il dipartimento di Scienze e politiche e sociali dell’Università della Calabria ha pubblicato un agile “dossier” audiovideo sul tema Migranti e diritti negati, tratto da un intervento tenuto al campo scuola “Legami a perdere”, un’iniziativa della rete Bambini, ragazzi e famiglie al Sud. Il “dossier” è accessibile nella sezione Guide di Vie di fuga.

Migranti e diritti negati: le questioni chiave in 17 clip audiovideo

Dalla Convenzione di Ginevra alla vera sfida dei nostri anni, cioè liberare dalla paura la “maggioranza silenziosa”. Il dipartimento di Scienze e politiche sociali (DISPES) dell’Università della Calabria ha presentato on line, su un’unica pagina web, i link a 17 brevi video (ognuno di appena qualche minuto) sul tema Migranti e diritti negati. La serie di clip, suddivisa in 17 argomenti sotto tre grandi voci, ripropone l’intervento di Mariacristina Molfetta della fondazione Migrantes e di Vie di fuga al campo scuola “Legami a perdere” della rete Bambini, ragazzi e famiglie al Sud, che si è svolto nel luglio 2018 a Cetraro Marina (Cosenza). “Migranti e diritti negati”: cliccare qui per il link alla pagina web. Le tre voci principali che scandiscono l’essenziale “dossier” sono: “Gli equivoci: come si forma una opinione pubblica e la si distorce”, “Retrospettiva della crisi del 2015: la UE divisa e il ruolo dell’Italia”  e “Quel che si può fare: accoglienza e dialogo. Le esperienze in campo”. Questi invece i titoli dei 17 video: “La storia delle ‘Carte europee’ dei diritti che rischiamo di stracciare”, “Primo equivoco: ne arrivano troppi”, “L’innesco delle migrazioni parte da noi: la corsa alle risorse come boomerang per i Paesi occidentali.”, “L’inizio di tutto: il 2015 e la scelta dell’Europa: non affrontare il problema”, “La retorica di un Paese invaso: l’Italia all’11° posto in Europa per domande di asilo”, “La convenzione di Ginevra e il peccato di omissione dell’Italia”,  “Dal regolamento di Dublino (1990) al crollo del 2015: perché sono nati gli hotspot”, “2015,

Capodanno in mare per Sea Watch e Sea Eye. Sbarchi, – 80% in un anno. Meno vittime ma traversate piu’ pericolose

Alla fine del 2018 del “rancore” e del “coraggio”, l’UNHCR si è trovato a dover ripetere un appello che un anno fa sarebbe suonato incredibile e grottesco: «Per il 2019 c’è un bisogno sempre più urgente di mettere fine all’approccio “nave per nave” attualmente in uso».

Convenzione di Ginevra: i cinque motivi a sostegno del fondato timore

I concetti-parametro in base ai quali lo status di rifugiato è concesso o rifiutato sono privi di una definizione giuridica univoca tanto in sede internazionale quanto nella legislazione italiana. Nessuno strumento giuridico internazionale contiene infatti una definizione di “asilo politico o territoriale”, di “persecuzione individuale” o di “rifugiato”. Ma almeno il fondato timore è individuato e analizzato. 

Ferragosto 2015: i numeri, la cronaca. E quelle persone “di troppo”

Ferragosto 2015: i dati del Viminale, l'”ultima” tragedia nel Canale di Sicilia. E una chiave per riflettere sul diritto d’asilo e altri diritti…

Camerun

Popolazione: 20.129.878 (stima) Capitale: Yaoundé  di Silvia Ponzio Il Camerun (ufficialmente Repubblica del Camerun) è uno stato dell’Africa equatoriale che confina a nord-ovest con la Nigeria, a nord-est con il Ciad, a est con la Repubblica Centrafricana, a sud-est con la Repubblica del Congo, a sud con la Guinea Equatoriale e il Gabon. Si affaccia a sud-ovest sul golfo di Guinea, nell’oceano Atlantico. Il Paese è chiamato “Africa in miniatura” per la sua varietà geologica ed etnica. Le lingue ufficiali sono il francese e l’inglese, ma esistono più di duecento minoranze linguistiche. Il Camerun è diviso in dieci regioni semi-autonome, ognuna sotto l’amministrazione di un Consiglio Regionale e di un Governatore. Ogni regione è suddivisa in 58 divisioni a cui capo di ognuna si trova un prefetto. A loro volta le divisioni sono frazionate in sotto-divisioni e distretti. Politica recente In seguito alla seconda guerra mondiale, sotto l’egida dell’ONU, tra il 1948 e il 1960 in Camerun vengono fondati più di cento partiti politici. Nel 1960 il Camerun francese e il Camerun britannico si uniscono nella Repubblica federale del Camerun e viene proclamata l’indipendenza. Il primo presidente è Ahmadou Ahidjo, il quale nel 1966 limita le libertà politiche creando un’unica organizzazione legale, l’UNC (Union National Camerounaise). Nel 1982 lascia il suo posto a Paul Biya (ormai al potere da trent’anni) che fino ad allora era stato Primo Ministro. Il suo governo è caratterizzato dall’attenzione agli equilibri politici tra le zone francese e britannica, corruzione e clientelismo. Nel 1992, in seguito

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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