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Archivio Tag: famiglie

Alla frontiera delle Alpi: quei viaggi di sei anni che cambiano persone e famiglie

  Due indagini sul campo, nuovi dati e riflessioni sulla “rotta” dell’alta valle di Susa. «In viaggi che durano anni le persone migranti, le reti parentali e amicali subiscono profondi cambiamenti, sia come strategie per sfuggire ai controlli dei confini, sia come sostegno reciproco»: dal coraggio delle donne sole al protagonismo di bambini e ragazzi.

Via della valle di Susa 2022: verso la Francia anche gli “esclusi” dell’Ucraina

Ma secondo un nuovo rapporto di MEDU, il flusso di migranti che passano dal rifugio Fraternità Massi di Oulx continua a essere composto soprattutto da persone giunte dalla rotta balcanica. Solo fra gennaio e aprile di quest’anno i migranti e richiedenti asilo respinti dal confine francese in alta valle sono stati più di mille.  

Regolamento Dublino: diffidare delle “imitazioni” (come già dell’originale…)

Pubblicato un aggiornamento dell’ECRE (European Council on Refugees and Exiles) sull’attuazione del regolamento Dublino III nel 2020. Al netto del rallentamento causato dalla pandemia, «il basso numero di trasferimenti, l’inosservanza delle disposizioni a favore dell’unità familiare e altre lacune operative continuano a mettere in discussione l’operatività dell’attuale “sistema Dublino”. E di ogni altro “nuovo” sistema basato sugli stessi principi…».

Oulx, in meno di sei mesi 5.000 migranti. Briançon, si trasferisce il Refuge Solidaire

Fra marzo e luglio 2021 sono stati contati al Rifugio Fraternità Massi di Oulx per i migranti in transito verso la Francia 4.400 passaggi, e ad oggi più di 5.000. Oltre 60 le cittadinanze extra-UE degli ospiti: rappresentati tutti i continenti, Asia, Africa, Europa, America e perfino l’Oceania. Ma per un terzo si tratta di persone fuggite dal solo Afghanistan, spesso in gruppi familiari. Un monitoraggio di Rainbow for Africa ha contato al Rifugio 19 donne incinte, quattro al mese. Cure ambulatoriali per i disagi di lunghi viaggi a piedi, ma accertate anche lesioni da bastonate e torture, in particolare sulla rotta balcanica. Intanto, sull’altro lato della frontiera si trasferisce il Refuge Solidaire di Briançon.

Valle di Susa: con i migranti in viaggio (anche nei labirinti della legge e della burocrazia)

L’esperienza dello Sportello legale della Diaconia Valdese e del Danish Refugee Council a Oulx, sulla “via della Valsusa”, che dall’autunno 2020 incontra storie, persone e famiglie migranti. Più di 400 le prese in carico in sette mesi: singoli che hanno bisogno di qualche informazione veloce, famiglie e giovani fermati e respinti alla frontiera francese, minori non accompagnati, ma anche migranti che cercano di riannodare i fili di percorsi interrotti.

2018-2019, dentro Dublino

Al netto della politica italiana dei “porti chiusi” alle ONG, la vergogna dei migranti cui viene negato lo sbarco nei porti europei si sarebbe potuta evitare se i governi dell’UE avessero accolto definitivamente la riforma del regolamento “Dublino III” che nel 2017 ha avuto il via libera dell’Europarlamento, ma rimane bloccata in sede di Consiglio europeo. Intanto, l’Italia rimane un'”osservata speciale” per l’accoglienza dei dublinanti trasferiti nel nostro Paese. ***Aggiornamento 24 gennaio: ultimo “caso” Sea Watch, l’appello delle associazioni***

Salvataggi in mare: il sollievo, i dubbi di illegalità, il messaggio

Alla fine del caso Sea Watch e Sea Eye è stato il momento del sollievo, certo, ma anche di riflessioni amare. Si profila un quadro di illegittimità e di disprezzo della normativa internazionale, comunitaria e nazionale nel modo in cui la vicenda è stata gestita. Mentre dalle diocesi italiane arriva un messaggio: le famiglie devono essere accolte insieme, unite, non a pezzi (semaforo verde per qualche donna e bambino, e agli uomini ci pensi qualcun altro…).

Limbo

Limbo – Matteo Calore e Gustav Hofer (regia) – Documentario – 56′ – Produzione ZaLab e Hiq Productions – Italia 2014 * di Lisa Rigotto Se ci chiedono di cercare la parola “limbo” sul dizionario, troviamo che ci viene descritto come “uno stato di indeterminatezza, di incertezza, una situazione indefinita e indefinibile”. Ora immaginatevi se una delle persone più care con cui vivete, un giorno, da un momento all’altro, senza un preavviso, vi viene portata via per essere rinchiusa lontano da casa dentro una specie di container, di scatolone prefabbricato, pieno di interrogativi su come e quando qualcosa succederà o cambierà, per il semplice fatto di non avere i documenti in regola: si ritrova a vivere in un luogo anonimo senza fare nulla e senza sapere nulla, solo con la paura e l’ansia di essere rimpatriata dove non resta più nessuno ad aspettarla. Una situazione angosciante non solo per gli immigrati stessi, ma anche per i loro familiari, che magari sono ormai inseriti nella società, italiani quasi sotto ogni aspetto ma in costante conflitto con la burocrazia. Questo è il limbo dove sono costretti a vivere Alejandro, Bouchaib, Karim e Peter, rinchiusi nei CIE di Trapani, Torino e Roma, e delle loro famiglie che attendono ogni istante di avere notizie sulla loro liberazione e sul loro ritorno a casa. Limbo racconta le storie di attesa, rabbia e paura di persone che non vogliono altro che trovare un lavoro e vivere in Italia. «Quando abbiamo iniziato le ricerche – spiegano i

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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