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Archivio Tag: Siria

Per i dimenticati di Idlib/2: l’appello e il lumino “per far luce su quello che accade in Siria e sul confine d’Europa”

Chi non potrà partecipare all’appuntamento in piazza San Pietro domani, 8 marzo, “per i dimenticati di Idlib” potrà accendere un lumino o una candela e metterlo sul davanzale di una finestra di casa, ma anche aderire all’appello lanciato da associazioni e giornalisti. ***Aggiornamento 8 marzo 2020: lo striscione in piazza e il “grazie” di rimando di papa Francesco***

Grecia-Turchia: attorno al fuoco le pedine della (nostra) Storia

Sono già migliaia le famiglie di rifugiati e migranti, anche con bambini piccoli, accampate al confine fra Grecia e Turchia, strette a tenaglia fra il cinismo europeo (che paga da anni la Turchia perché trattenga 3,6 milioni di rifugiati) e l’avventurismo bellico in Siria di Recep Tayyip Erdogan, presidente di un Paese NATO.

Richiedenti asilo nell’UE “allargata”: più 13% nel 2019, è il primo anno in aumento dopo il 2015

Sono circa 714.200 i richiedenti asilo registrati nell’UE+ l’anno scorso. Costanti i cittadini siriani, ma cresciuti di un terzo quelli afghani e raddoppiati quelli venezuelani.
Gabriele Del Grande

Un partigiano mi disse. Nuovo crowdfunding di Gabriele Del Grande

Gabriele Del Grande, uno dei registi del film “Io sto con la sposa”, ha lanciato una nuova raccolta fondi dal basso per finanziare il suo progetto di libro “Un partigiano mi disse”. Per la seconda volta Gabriele Del Grande, uno dei tre registi di “Io sto con la sposa”, ricorre al crowdfunding per finanziare un progetto indipendente. Questa volta si tratta di un libro, “Un partigiano mi disse“, che racconterà la guerra in Siria e la nascita dell’ISIS, attraverso “l’epica della gente comune in un intreccio di geopolitica e storytelling” e la ricostruzione di vent’anni di guerre e terrorismo. Di ritorno da un viaggio in Turchia lo scorso aprile, Del Grande ha maturato l’idea che “non basta una sposa“, ma occorre salvare il ricordo degli “uomini e donne dalle storie eccezionali. Sopravvissuti tre volte alla repressione della dittatura, alla ferocia della guerra e al regime degli uomini in nero. Da quel viaggio sono tornato con un registratore pieno di interviste, un centinaio di pagine di sbobinature, un mare di domande nella testa e l’urgenza, mai così forte, di tornare a scrivere. Mi sembra l’unica cosa sensata da fare. Dopotutto con “Io sto con la sposa” non avremo salvato una sola vita, ma è pur vero che abbiamo salvato una storia.“ Le domande a cui rispondere sono molte e la complessità della situazione che vuole raccontare altissima. “Perché di Isis si parla ogni giorno, ma in pochi ci hanno davvero capito qualcosa. Chi sono gli uomini e le donne che a migliaia si arruolano per difendere il

Clima e “rifugiati ambientali”: a quando una visione veramente globale?

Siamo alla vigilia dell’entrata in vigore dell’Accordo di Parigi sul clima. Ieri l’Organizzazione meteorologica mondiale ha lanciato un preoccupato allarme sulla concentrazione record di CO2 nell’atmosfera terrestre. Ma intanto, appena sfiorato dalla COP 21 tenutasi nella capitale francese un anno fa, rimane drammaticamente aperto il tema dei cosiddetti “rifugiati ambientali”. Anche perché, come è emerso a un recente convegno, non siamo ancora abituati a una visione globale di questi e altri fenomeni di fuga e migrazione, «perché confondiamo le parole senza analizzare i fatti nel loro insieme, perché separiamo le guerre e le persecuzioni dagli effetti del modello di sviluppo globale». Il caso-Siria. Le stime più attendibili e aggiornate. E il “primo” rifugiato ambientale in Italia.

Siria, sempre meno i richiedenti asilo che riescono a raggiungere l’UE

Il massacro di Siria continua con il suo retaggio di rapimenti, torture e uccisioni sommarie ad opera di gruppi armati assortiti, come testimonia un dossier appena pubblicato da Amnesty International. Però i siriani in fuga che riescono a presentare domanda di protezione nell’UE continuano a diminuire: lo certificano gli ultimi dati dell’EASO.

Rifugiati e migranti nel Mediterraneo: i segni dei tempi e la Storia

La mappa e i diagrammi qui sopra, di fonte UNHCR (cliccare sull’immagine per ingrandire), “raccontano” a livello statistico quello che di recente la Fondazione Migrantes ha definito il «segno dei tempi» del 2015: l’arrivo di oltre un milione di rifugiati e migranti in Europa dal mar Mediterraneo (ma al dato di 1.008.616 arrivi via mare bisogna aggiungere circa 34 mila arrivi via terra in Bulgaria e Grecia dalla Turchia), ma anche la morte di quasi 4.000 persone che non ce l’hanno fatta a concludere la traversata. Quattro su cinque sono fuggiti dai 10 Paesi del mondo che generano più rifugiati. Uno su due è siriano. Uno su quattro è un bambino o un ragazzo under 18, uno su sei è una donna. Migrantes ha ricordato che si tratta pur sempre di un milione di persone su una popolazione di 500 milioni nella sola Unione Europea. Mentre «durante la Prima Guerra Mondiale i profughi e i rifugiati in Europa furono oltre 12 milioni  e ci fu una gara di solidarietà, anche nei nostri Paesi e comunità, all’ospitalità e all’accoglienza». Leggi anche su Vie di fuga Rifugiati e migranti: Italia 2015, i numeri della “non invasione”

“Canali sicuri” e “zone sicure”: le proposte di movimenti e ONG

L’opzione dei “canali sicuri” di accesso all’Unione Europea è trascurata dalle “Agende” e dal dibattito ufficiale in tema di migrazioni forzate. Ma non da movimenti e ONG. Mentre il prestigioso istituto su armi e disarmo SIPRI chiede almeno di esplorare la praticabilità delle “zone sicure” in Siria: “Se si deve usare la forza, meglio usarla per salvare le persone piuttosto che lanciare raid che creano solo martiri, i quali a loro volta ispirano nuovi militanti”.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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