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Archivio Tag: Ucraina

Michele Rossi (CIAC ed Europasilo): “Accogliere bene fin da subito? Si potrebbe fare…”

Fine luglio 2022, 95 mila persone in accoglienza. Fine luglio 2023, quasi 129 mila. Italia Paese che accoglie? Nello spazio A domanda risposta di Vie di fuga risponde Michele Rossi, direttore di CIAC ONLUS e membro del direttivo della rete Europasilo.

Michele Rossi (CIAC ed Europasilo): “Accogliere bene fin da subito? Si può fare. Cioè si potrebbe fare…”

Fine luglio 2022, 95 mila persone in accoglienza. Fine luglio 2023, quasi 129 mila. Italia Paese che accoglie? Risponde Michele Rossi, direttore di CIAC ONLUS e membro del direttivo della rete Europasilo: «L’Italia accoglie poco e male. Quella che manca nel nostro Paese è un’analisi del bisogno di accoglienza. Quando invece la questione ucraina ci ha dimostrato che accogliere bene fin da subito si può fare. Anche se i rifugiati ucraini hanno portato al sistema di accoglienza una complessità sconosciuta».  

Ucraina, accoglienza e assistenza prorogate sino a fine anno

La proroga, approvata ieri dal Consiglio dei ministri, copre l’accoglienza diffusa per le persone fuggite dall’Ucraina, il sostentamento per chi ha trovato una sistemazione autonoma, il servizio sociale dei Comuni e i permessi di soggiorno per i beneficiari di protezione temporanea.

Asilo nell’UE: nel 2022 966 mila richiedenti asilo, ma quasi 4 milioni di protezioni temporanee

  A un anno dall’invasione dell’Ucraina, tutti i dati dell’EUAA su asilo e protezione nel ’22. Hanno varcato il confine dei quattro Stati membri confinanti con il Paese invaso dalla Russia 13,5 milioni di persone in fuga. Molto più ridotto il totale delle persone che, nell’anno, nel territorio dell’UE “allargata” hanno chiesto asilo nei canali ordinari, pari a 966 mila.  

Rifugiati ucraini, l’appello dell’ANCI: “Fuori dal limbo i 4.000 posti per famiglie nella rete SAI”

È in inspiegabile ritardo la pubblicazione dell’ordinanza che la Protezione civile ha già predisposto per prorogare il finanziamento dei posti nella rete SAI approvati nel settembre 2022 per l’accoglienza di famiglie ucraine e scaduti a fine anno. Biffoni, delegato ANCI all’Immigrazione: «Siamo di fronte a una situazione che è al limite del surreale: non si comprende come sia possibile che un’ordinanza, per sua natura urgente, possa perdersi nei meandri del ministero dell’Economia. È grave che i Comuni siano lasciati in una terra di mezzo, senza conoscere le sorti dei propri progetti».  

Rifugiati ucraini: proroga per il sostentamento, i risultati del monitoraggio UNHCR-InterSOS

Gli ucraini fuggiti dalla guerra e in sistemazione autonoma possono presentare domanda per il sostentamento trimestrale fino al prossimo 3 marzo. Intanto, da un monitoraggio socio-demografico UNHCR-INTERSOS emerge che l’86% dei nuclei familiari di questi rifugiati valuta oggi la propria permanenza in Italia di lunga o media durata.

Asilo e accoglienza in Italia: raddoppia la protezione speciale, crescono i dinieghi, accolti +24%

  Sono 95.184 i rifugiati, richiedenti asilo e migranti in accoglienza nel nostro Paese, un quarto in più rispetto all’anno scorso ma per due terzi ancora ospitati nel “contenitore” dei CAS e della prima accoglienza. Poco più di 14.300, invece, gli ospiti con cittadinanza ucraina: ben 12.900 persone fra CAS e prima accoglienza (il 90%, molto sopra la media generale) e appena 1.400 nella rete SAI.

Duccio Facchini (Altreconomia): “Sui migranti abbiamo ‘già dato’? Ma dove, ma quando?”

Il silenzio «fragoroso» delle istituzioni italiane di fronte a richieste e denunce sulla gestione delle frontiere esterne. Le tendenze (preoccupanti) che si profilano all’orizzonte. Le verità che emergono dai numeri e che si fa finta di non vedere. Nelle settimane e nei giorni della strage alla frontiera Nador-Melilla (praticamente già finita nell’oblio) e del vertice intergovernativo di Ankara ne abbiamo discusso con Duccio Facchini, direttore della rivista Altreconomia e coautore del recente libro inchiesta Respinti. Le “sporche frontiere” d’Europa, dai Balcani al Mediterraneo.     Duccio Facchini, ecco la nostra domanda numero 1: in questi mesi avete avuto delle reazioni, delle precisazioni da parte delle istituzioni che chiamate pesantemente in causa nelle pagine di Respinti? Pensiamo fra l’altro alla questione dei numeri che “non tornano” sugli sbarchi in Italia (con il vostro mensile siete tornati ad occuparvene ancora di recente), ma anche ai finanziamenti e alle politiche Italia-Libia nel Mediterraneo centrale, alla gestione del confine orientale… «In realtà non c’è stato alcun riscontro significativo ufficiale da parte dei profili istituzionali che sono direttamente coinvolti nel respingere o nel confinare le persone. Proprio sulla questione dati: con noi la Guardia costiera ha sempre avuto un atteggiamento di silenzio fragoroso, negandoci negli anni i report, poi sostenendo che non erano disponibili a causa di “revisioni grafiche in corso”, fino ad arrivare al più classico dei silenzi, sia di fronte alle domande rivolte all’ufficio stampa, secondo i canali canonici dei rapporti con i media, sia di fronte al percorso dell’accesso civico generalizzato. Però

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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