Territori accoglienti: appuntamento a Roma il 21 e 22 gennaio

L’incontro è organizzato dal Forum per cambiare l’ordine delle cose. Al centro della due giorni, dal titolo “Territori accoglienti”, le criticità e le alternative messe in luce dal piano per l’accoglienza “dal basso” presentato dal Forum nel novembre ’21, l’integrazione di richiedenti asilo e rifugiati e le politiche migratorie dell’Unione Europea. Chi desidera partecipare può registrarsi fino al 19 gennaio.

Il Forum per cambiare l’ordine delle cose ha lanciato la sua terza assemblea nazionale, che si terrà i prossimi 21 e 22 gennaio a Roma. Con il titolo “Territori accoglienti“, sarà una due giorni di convegni, seminari, tavole rotonde e dibattiti a cui parteciperanno istituzioni, associazioni, migranti e attivisti.

L’appuntamento arriva «dopo un periodo critico a livello globale segnato dall’emergenza COVID-19 – afferma il Forum -, che da una parte ha inasprito criticità già presenti e dall’altra ha mostrato l’importanza delle azioni messe in campo dal basso: associazioni, sportelli, collettivi da sempre attivi per l’inclusione di tutte e tutti e la tutela dei diritti, durante la crisi sanitaria hanno moltiplicato i propri interventi, diventando spesso l’unico punto di riferimento per le persone, in particolare quelle più vulnerabili. Ora queste realtà si incontreranno».

L’iniziativa si svolgerà “in presenza” alla Casa delle donne, in via della Lungara 19. Il programma è in preparazione ma si prevedono già quattro momenti: venerdì 21 gennaio, dalle 15.00 alle 18.00, “Le realtà territoriali incontrano le istituzioni“. Poi sabato 22 mattina, dalle 10.00 alle 13.00, si lavorerà per “tavoli“: “Attivisti, migranti e associazioni si confrontano“; nel primo pomeriggio invece, dalle 14.00 alle 15.30 si prevede la restituzione di questi lavori; infine dalle 16.00 alle 18.00, di nuovo in plenaria, si allargherà lo sguardo sul tema “Territori accoglienti: parliamo di Europa“.

Per partecipare alla due giorni è richiesta la registrazione: occorre inviare una e-mail entro il 19 gennaio con il proprio nome al recapito comunicazione@percambiarelordinedellecose.eu, specificando se si sarà presenti a tutta l’iniziativa o soltanto a uno o più panel.

“Territori accoglienti” 2022, i punti di partenza

«La politica è oggi chiamata a costruire il “Piano di sostegno all’integrazione“: noi abbiamo costruito un “Piano dal basso“ con cui non ci siamo limitati a mappare lo status quo, ma abbiamo fornito anche e soprattutto esempi di alternative possibili e riproducibili».
«Il “Piano dal basso” ha evidenziato criticità trasversali a tutto il territorio nazionale, veri e propri impedimenti alla realizzazione autonoma e all’inserimento nella società dei richiedenti e titolari di protezione internazionale. [In una sessione di “Territori accoglienti”] specifici tavoli tematici analizzeranno quanto emerso, soffermandosi sulle urgenze e necessità più stringenti».
«Le politiche migratorie messe in atto dall’Unione Europea mostrano le loro drammatiche conseguenze alle frontiere, dove i diritti di migliaia di persone vengono calpestati da respingimenti, violenza, mancanza di accoglienza. Le condizioni indegne con cui vengono trattati uomini, donne e bambini riflettono lo sfaldamento interno che ormai da anni caratterizza l’Unione: sebbene ufficialmente si continui a parlare di responsabilità condivisa e tutela dei diritti, è sempre più evidente lo scollamento tra Paesi membri, uniti solo nell’esternalizzazione dei confini e nelle politiche di allontanamento e rifiuto. La società civile può e deve sollecitare un cambio di passo, guardando tanto al piano europeo quanto a quello nazionale, considerando il ruolo ricoperto dall’Italia come Paese di confine».