Vol spécial – di Fernand Melgar – Documentario – Svizzera 2011 – 100′
Ogni anno, in Svizzera, migliaia di persone vengono detenute (senza processo o verdetto) in centri di espulsione per il solo fatto di risiedere nel Paese illegalmente. Fernand Melgar, regista pluripremiato di origine spagnola, racconta nel suo documentario Vol spécial la fine delle peripezie dei migranti che hanno tentato di rifarsi una vita in Svizzera.
Oggetto e soggetto del suo lavoro il centro di detenzione Frambois di Ginevra (uno dei 28 centri di espulsioni elvetici) che ospita persone a cui è stato negato l’asilo politico e i migranti illegali. Alcuni dei detenuti vivono in Svizzera da anni, hanno una famiglia, lavorano (e quindi versano i contributi previdenziali), mandano i figli a scuola, pagano un regolare affitto; tutto questo fino a quando le autorità cantonali in materia di immigrazione avviano la procedura per la reclusione e la conseguente espulsione. Da questo momento in poi prende avvio una procedura burocratica efficiente e implacabile che li costringe ad andarsene. Il titolo parla di questa costrizione perché tutti coloro che vivono a Frambois prima o poi sono costretti a imbarcarsi su un volo speciale, destinazione il Paese di origine.
Il periodo nel centro varia a seconda della situazione ma può arrivare fino a diciotto mesi. Diciotto mesi di privazione della libertà passati a stretto contatto con uomini e donne disperati, stanchi, sfiduciati e attanagliati da paure per una vita interrotta nel presente e incerta per il futuro. Al loro fianco vi è un gruppo di operatori inservienti, umanamente ineceppibili che costruiscono con i detenuti rapporti difficilissimi, sempre divisi e sospesi fra lamicizia, l’odio, la stima, la gratitudine e la rivalsa.
Il momento più drammatico, anche episodio conclusivo del documentario, è l’annuncio della partenza, spesso vissuta come un vero e proprio tradimento. La detenzione ha, come ultima crudeltà inferta da una società arrocata nei suoi privilegi, un epilogo di degrado e umiliazione perché coloro che rifiutano di lasciare volontariamente i centri vengono ammanettati, legati, costretti a indossare caschi e a salire su un aereo. Schiacciati dalla legge e soffocati nelle spire di un’amministrazione ineludibile le persone rinchiuse a Frambois non hanno più nessun diritto di scelta, smettono di essere umani e vengono trasformati a forza in pacchi da rispedire al mittente.
Ancora nessun commento, aggiungi il tuo qui sotto!