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Archivio Category: News

(Ben)venuti: l’indagine del NAGA

di Marco Calabrese Il 4 maggio 2016, il Naga ha presentato il suo ultimo rapporto “(Ben)venuti, indagine sul sistema di accoglienza dei richiedenti asilo a Milano e provincia” all’interno del quale sono presentati i dati della realtà milanese ottenuti grazie a 62 interviste ad altrettanti ospiti del Centro Naga Har. Le osservazioni finali coincidono in parte con la proposta della trasmissione Report dell’8 maggio 2016.

Migrantas. Donne e linguaggio visivo sulla migrazione

Migrantas, un collettivo internazionale con sede a Berlino, lavora attraverso i pittogrammi per sensibilizzare le società alle problematiche connesse alla migrazione, ai temi dell’identità e al dialogo interculturale. Abbiamo intervistato una delle protagoniste del collettivo Francesca La Vigna. Migrantas è una realtà multiforme: progetto, collettivo, modo di vivere gli spazi urbani, laboratorio… come è nato e come vi raccontate oggi dopo tanti anni di attività? Migrantas nasce dal bisogno di esprimere una condizione personale. L´artista Marula Di Como comincia a sviluppare pittogrammi come parte del suo linguaggio artistico già nel 2000 e nell’ambito di vari progetti per conto del Goethe Institut a Buenos Aires collabora con la grafica Florencia Young. Le due argentine, entrambi di origini italiane, si rincontrano di nuovo a Berlino due anni dopo. L’invito a prender parte al gemellaggio Berlino-Buenos Aires è la scusa per lavorare congiuntamente al Proyecto Ausländer circa l´esperienza dell’esser straniero. Una valigia, una testa piena di pensieri, un mappamondo che sanguina o radici al posto dei pieni fanno parte di questa prima serie di pittogrammi presentata su cartelloni luminosi nel centro della capitale argentina. Queste figure femminili stilizzate hanno avuto nel pubblico un impatto comunicativo tale che le due iniziatrici hanno deciso di ampliare il progetto e di coinvolgere altre donne migranti. Cosicché è nato il collettivo migrantas, dal nuovo bisogno di dare una voce a chi è visto come “l’altro”. I pittogrammi stampati su cartelloni affissi per le strade, su cartoline distribuite gratuitamente o su borse di stoffa portano nello spazio urbano

Rifugiati e il diritto allo studio/2. L’Università di Bologna

Unibo for Refugees, è il nome del progetto per richiedenti asilo e rifugiati dell’Università di Bologna. L’intervista ad Alessandra Scagliarini, Prorettrice per le Relazioni Internazionali UNIBO. Abbiamo intervistato la dottoressa Alessandra Scagliarini, Prorettrice per le Relazioni Internazionali dell’Università di Bologna, per approfondire il progetto “Unibo for Refugees“, nato a fine 2015 e conoscere i suoi sviluppi per il futuro anno accademico 2016/17. Come è nato il progetto dell’Università di Bologna per studenti i rifugiati e richiedenti asilo? L’Università di Bologna ha recepito l’invito della Commissione Europea per la semplificazione del riconoscimento dei titoli di Istruzione Superiore tra i Paesi firmatari della Convenzione di Lisbona (Convenzione sul Riconoscimento delle Qualifiche di Istruzione Superiore nella Regione Europea) del 1997. A dicembre 2015, il nostro Senato Accademico ha votato una misura a favore di studenti richiedenti asilo e rifugiati, impossibilitati a iniziare o continuare il loro percorso di studi universitari perché in fuga da persecuzioni o da zone di guerra. In cosa è consistito il progetto per l’anno accademico 2015/16? A partire da gennaio 2016, abbiamo colloquiato 47 richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, accolti all’interno del sistema SPRAR del territorio della Regione Emilia-Romagna, interessati ad iscriversi all’Università. Attraverso l’International Desk abbiamo attivato i colloqui motivazionali e di orientamento, parallelamente all’analisi dei titoli di studio in loro possesso. Essendo persone scappate dai loro Paesi, spesso non erano in possesso della documentazione necessaria per attestare il loro livello di studio, quindi, in collaborazione con la Prefettura e il Ministero degli Affari Esteri e attraverso un iter semplificato, abbiamo effettuato un’indagine e cercato di reperire

Bando SPRAR 2016-2017: i numeri del flop

A causa della carenza di candidature da parte dei Comuni, il bando SPRAR 2016-2017 per l’ampliamento del Servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati si è concluso con appena 4.300 nuovi posti, contro i 10 mila per i quali c’erano i fondi. Evidentemente in gran parte del Paese si ritiene che impegnarsi come comunità locale per l’accoglienza diffusa di qualità “non paghi” in termini di consenso. Più comodo lasciarla (ma anche, alla fine, subirla) alle Prefetture e agli enti gestori dei CAS…

Agenda europea: partenariato e nuova Carta blu, ma “attenzione al modello Turchia”

Un «nuovo quadro di partenariato per la migrazione: cooperazione rafforzata con i Paesi terzi per una migliore gestione della migrazione», un piano d’azione sull’integrazione e una riforma del sistema della Carta blu per i lavoratori di Paesi terzi altamente qualificati: l’Europa minata da politiche nazionali “fai da te”, populismi e ignoranza dolosa di accordi vincolanti (vedi alla voce relocation) ha provato ieri a rilanciare una politica comune sulla migrazione con alcune proposte…

Mediatori interculturali: a Pozzallo un corso intensivo sulle tracce di Giorgio La Pira

Nel solco del messaggio e dell’impegno dell’indimenticato sindaco di Firenze, il 30 giugno parte a Pozzallo, in Sicilia, la prima edizione di un Corso intensivo di formazione per mediatori interculturali. Sullo sfondo, una professione “emergente” ma ancora alla ricerca di standard, di un albo e di un contratto nazionali.

Hotspot di Taranto: “Non cercate qui il diritto d’asilo”

Il punto sull’hotspot pugliese, operativo ormai da marzo, nei giorni della proposta (e delle polemiche) sugli “hotspot in mare” e su nuovi centri di identificazione. Le associazioni di advocacy pugliesi denunciano l’assenza o almeno l’inadeguatezza, nel centro tarantino, dell’informazione legale al momento dello sbarco, con la conseguenza di una illegittima ed arbitraria suddivisione fra richiedenti asilo e persone classificate come “migranti economici” senza nessuna valutazione delle situazioni individuali, e dunque respinte. L’assenza di informazioni adeguate impedisce l’emergere di situazioni di vulnerabilità e l’identificazione di minori non accompagnati. A tutto questo si aggiungono il trattenimento e la lunga permanenza per mancata accoglienza…

Morte e vita: naufragi, “destino” e responsabilità

Ancora 700 morti in pochi giorni nel Canale di Sicilia in tre naufragi. Ancora salvataggi di adulti e bambini. Ancora una volta sembra l'”ineluttabile”, il “destino” delle rotte migratorie mediterranee.  Ma ancora una volta, questa «lotta» fra morte e vita non può non obbligare all’«impegno e alla responsabilità»…

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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