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Archivio Tag: Centri di accogl. e identif.

“Piano operativo nazionale”: il testo e i primi commenti

Al centro del Piano, concordato nei giorni scorsi in Conferenza unificata, c’è la presa d’atto della necessità di un unico sistema di accoglienza su tre fasi/livelli: il soccorso, la prima accoglienza-“qualificazione” e la seconda accoglienza-integrazione.

UNHCR: una proposta di riforma in 10 punti

L’UNHCR per la Giornata mondiale del Rifugiato, celebrata il 20 giugno scorso, ha lanciato un documento contenente 10 proposte di riforma. L’idea di fondo è strutturare un piano sull’asilo per cui governo, enti territoriali, società civile e rifugiati pianifichino insieme le attività, allo scopo di superare il sistema dei grandi centri e puntare alla valorizzazione della rete dei piccoli progetti.

Giornata mondiale del rifugiato 2014: Migrantes, a quando un sistema unico d’asilo?

La fondazione della Cei, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato 2014, chiede all’Italia di darsi un vero sistema di protezione. Perché oggi (nonostante Mare Nostrum e la lezione di accoglienza della Sicilia) l’improvvisazione e la discrezionalità frammentano «il percorso di chi arriva in sistemi paralleli» e non danno «nessuna certezza rispetto a quando la richiesta d’asilo sarà considerata dalla Commissione territoriale, se si verrà o meno inseriti in un progetto SPRAR, se si avrà o meno la residenza, se si avranno o meno problemi per il rinnovo della tessera sanitaria e del permesso di soggiorno, se si andrà in un progetto FER o altro dopo il riconoscimento da parte della Commissione, o in una casa occupata o in mezzo alla strada…».

Storie/2: Richie non si arrende

  * di Jacopo Baron  Nel 2011, nel pieno di quella che è oggi conosciuta come “Emergenza Nordafrica”, alcuni richiedenti asilo vengono destinati, dalla Prefettura di Torino, al Centro specializzato per la Cura dell’alcolismo e delle patologie correlate di Sommariva del Bosco (CN), centro gestito dall’associazione Cufrad. Tra questi richiedenti asilo c’è un ragazzo nigeriano, Richie, che oggi ci ha raccontato la sua esperienza.

Sui bordi. Dove finisce il mare

Sui bordi. Dove finisce il mare – di Francesca Cogni – Cortometraggio – Italia/Francia 2013 Francesca Cogni ha partecipato al 31° Torino Film Festival nella sezione Italiana.Corti con un lavoro complesso, durato 4 anni, “mosso da una forte intenzione politica […] che chiede allo spettatore di trovare una propria strada tra le immagini”.

Prima accoglienza: business dei grandi numeri e dei tempi lunghi, qualcuno dice “basta”

Ancora una volta il Cpsa di Lampedusa (e non solo) è diventato affare europeo: diverse associazioni che aderiscono alla campagna LasciateCIEntrare hanno presentato un esposto-denuncia al Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, al Comitato per la Prevenzione della Tortura del Consiglio d’Europa, all’Unhcr, alla Commissione dell’Unione Europea e al Comitato Europeo per i Diritti Sociali. Gli ultimi sviluppi di una vicenda esplosa a dicembre ma da lungo tempo “annunciata”.

Una brutta storia messinese

Si è chiusa, almeno per il momento, la triste vicenda della tendopoli del Palanebiolo di Messina. Si tratta di una struttura sportiva dell’Università messa a disposizione in ottobre per l’accoglienza dei profughi in un momento di emergenza, quando si è verificato il terribile naufragio di Lampedusa. Da subito la struttura risulta inadeguata: 180 persone ospitate in palestra, servizi igienici insufficienti, casi di scabbia, patologie non trattate adeguatamente.

Samperè! Venisse il fulmine

Sanperè! Venisse il fulmine – di Francesca Frigo – Documentario – Italia 2013 Un anno in uno dei centri di accoglienza nati nel 2011, l’anno dell’emergenza Nord Africa. Un anno negli spazi, dentro e fuori, del centro strutturatosi nella cittadina di Caramagna (Piemonte). Ospiti del centro alcuni africani, provenienti dalla Libia in guerra, attesa di ricevere quel permesso di soggiorno di cui si ha bisogno per vivere nella legalità dell’Europa. Sanperè! Venisse il fulmine è un lungo dialogo aperto, senza intromissioni esterne – la documentarista non interviene, rimandendo fisicamente vicino,  con la telecamera, agli ospiti del centro di Caramagna ma non invadendo mai con la sua presenza. Il documentario ruota intorno ai discorsi, alle confidenze, alle chiacchiere quotidiane di uomini che non erano amici e che si trovano a condividere uno spazio e un mondo sconosciuto. Gli spettatori ascoltano così i discorsi di giovani migrati in attesa di regolarizzazione che provano a interpretare, giudicare, classificare la realtà italiana e la loro situazione personale di uomini. Parlano di varie tematiche: le ragazze, le differenze culturali, il lavoro, il futuro, il razzismo, la politica ed anche le loro storie di vita. Questo inizia a mostrare quanto ci sia da raccontare oltre alle storie di viaggio della speranza, dolori e miserie dei profughi dell”Emergenza Nord Africa”. Le parole viaggiano tra un discorso e l’altro ed inevitabilmente si arriva ai viaggi che gli ospiti del centro hanno dovuto affrontare, prima e dopo che la guerra scoppiasse in Libia. Le ragioni per cui sono scappati

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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