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Archivio Tag: Mediterraneo

Emergenza Mediterraneo? Primo punto in agenda, il codice di condotta per le ONG…

La sconcertante “priorità” emersa dal vertice italo-franco-tedesco-UE di Parigi sull’emergenza Mediterraneo. Mentre è rimasta come in sospeso, nel clima di veti e indifferenza che aleggia su molte cancellerie europee, la minaccia italiana di chiudere i porti alle navi di soccorso che battono bandiera straniera. ***Con aggiornamenti 3-6 luglio***

Polemica ONG: “ipotesi” in libertà e giorni sprecati

Ipotesi di reato, ipotesi sventagliate come granitiche certezze, una querelle “politica” costruita sul nulla…  I giorni surreali della polemica ONG. Mentre l’OIM chiarisce: «Additare le navi di soccorso come un fattore di attrazione è fuorviante. Piuttosto, dovremmo interrogarci sui fattori di spinta che continuano a scacciare migliaia e migliaia di migranti dai loro Paesi. E sul peggioramento delle condizioni di vita in Libia».

Mediterraneo centrale: fra l’inverno e l’inizio dell’estate uno su 24 non ce l’ha fatta

Secondo il Global Migration Data Analysis Centre dell’OIM, fra gennaio e giugno di quest’anno ha perso la vita un rifugiato/migrante su 24 che hanno tentato la sorte nelle acque del Mediterraneo centrale per raggiungere l’Europa. Questa “rotta” si è confermata come la più letale al mondo, e con dati in peggioramento: una tendenza sottolineata anche da un nuovo monitoraggio UNHCR.

Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo. Erri De Luca

Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo – di Erri De Luca – Feltrinelli – Milano 2014 (2005) – pp. 96 “Solo andata” è un poema epico che racconta, come solo Erri De Luca sa fare, la traversata del Mediterraneo di un gruppo di persone in fuga dal loro Paese. Il suo tipico linguaggio ruvido evoca strazianti scorci del viaggio, uno dei molti, in cui morte, paura, dolore, pazienza, silenzio e speranza si amalgamano e si fondono alle acque del mare. La concretezza delle immagini (“Gli altri seguono il tallone che precede, / il viaggio a piedi è una pista di schiene“) coglie impreparato il lettore che viene istantaneamente catapultato sulla scena. Poco più avanti, sembra quasi di percepire il mare “a carezzare i piedi” bruciati e consumati dal deserto. Un nodo alla gola e il viaggio inizia. Come in molti racconti di sbarcati vivi, in uno stralcio dal “Racconto di uno” si legge: “Non c’è spazio di stendersi, appoggiati di spalla piove senza riparo, stringiamo la lana dei mantelli. Notte di pazienza, il mare viaggia verso di noi, all’alba l’orizzonte affonda nella tasca delle onde. Nel mucchio nostro con le donne in mezzo un bambino muore in braccio alla madre. Sia la migliore sorte, una fine da grembo, lo calano alle onde, un canto a bassa voce. Il mare avvolge in un rotolo di schiuma la foglia caduta dall’albero degli uomini.“ Una scena archetipo che mostra tutta l’assurdità e la tragedia umana che si ripete ad ogni viaggio. “Morire senza

Accordo UE-Turchia, mese secondo: gli arrivi in Grecia ridotti a un ventesimo

I dati definitivi sugli arrivi di rifugiati e migranti dal Mediterraneo in Grecia e in Italia nella prima parte del 2016. Intanto, il bilancio annuo delle morti in mare rischia di superare tragicamente quelli del 2015 e del 2014. 

Motivi di fuga: per quasi tutti guerra e violenze

Nove siriani su 10 e sette afghani su 10 sbarcano nelle isole greche in fuga da guerra e violenze: lo conferma un’indagine dell’UNHCR. In Europa “è pressante la necessità di efficaci misure di riunificazione familiare”. Intanto, in tutto il Mediterraneo i rifugiati/migranti under 18 sono ormai un terzo del totale. Nel 2015 non superavano il 25%. 

Rifugiati e migranti nel Mediterraneo: i segni dei tempi e la Storia

La mappa e i diagrammi qui sopra, di fonte UNHCR (cliccare sull’immagine per ingrandire), “raccontano” a livello statistico quello che di recente la Fondazione Migrantes ha definito il «segno dei tempi» del 2015: l’arrivo di oltre un milione di rifugiati e migranti in Europa dal mar Mediterraneo (ma al dato di 1.008.616 arrivi via mare bisogna aggiungere circa 34 mila arrivi via terra in Bulgaria e Grecia dalla Turchia), ma anche la morte di quasi 4.000 persone che non ce l’hanno fatta a concludere la traversata. Quattro su cinque sono fuggiti dai 10 Paesi del mondo che generano più rifugiati. Uno su due è siriano. Uno su quattro è un bambino o un ragazzo under 18, uno su sei è una donna. Migrantes ha ricordato che si tratta pur sempre di un milione di persone su una popolazione di 500 milioni nella sola Unione Europea. Mentre «durante la Prima Guerra Mondiale i profughi e i rifugiati in Europa furono oltre 12 milioni  e ci fu una gara di solidarietà, anche nei nostri Paesi e comunità, all’ospitalità e all’accoglienza». Leggi anche su Vie di fuga Rifugiati e migranti: Italia 2015, i numeri della “non invasione”

L’OIM: “Verso 250 mila arrivi nel Mediterraneo. Ma è un numero che l’Europa potrebbe facilmente assorbire”

Il progetto “Missing Migrants” dell’OIM ha aggiornato alla vigilia di Ferragosto il proprio monitoraggio sui flussi di profughi e migranti nel Mediterraneo, con il loro corollario di vittime.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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