Prima gli Italiani? Movimenti migratori e identità meticce è il tema del laboratorio di scrittura interculturale, che si svolgerà (in collaborazione con l’Associazione Eks&Tra) dal febbraio 2020 presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna, coordinato dai prof. Fulvio Pezzarossa e Filippo Milani, e dallo scrittore Wu Ming 2. “L’ossessione della purezza e del primato nazionale (mentre si attuano nuovi frazionamenti) dimentica la presenza storica, ma sempre viva, di lingue, civiltà, cucine, abitudini, festività. Esse differenziano ogni angolo del nostro paese, dove nei secoli le più varie popolazioni si sono incrociate, e dal quale milioni di emigrati si sono mossi, mentre altrettanti turisti ne hanno percorso il territorio. È perciò necessaria una riflessione per ricostruire quelle stratificazioni di una civiltà ancora in trasformazione, che fatica ad accogliere migranti e rifugiati in fuga da violenze e povertà indotte dal neocolonialismo. Una politica disumana, frutto della guerra di esclusione che la Fortezza Europa sta combattendo, in nome dell’egoismo e del razzismo, porta a sbarrare mari e montagne, attraverso i quali per millenni sono transitate popolazioni e idee, lingue e culture, che i racconti delle esperienze private e delle comunità in vari modi mantengono in rilievo.” Gli esercizi narrativi del Laboratorio di scrittura meticcia vogliono perciò rispondere alla necessità di mantenere aperti e attivi quei nodi di dialogo e di scambio, oltre ogni barriera, e offrirsi come luogo per sperimentare nuove comunità, attraverso lo sviluppo condiviso di storie, racconti, narrazioni per superare gli stereotipi negativi delle migrazioni, che dalle origini