L’iniziativa si svolgerà il 1° febbraio all’auditorium “Biagi” con il titolo “Accogliere, come: per una riforma del sistema nazionale di accoglienza”. I lavori saranno aperti da un intervento sul bando triennale bolognese per la creazione di uno “SPRAR metropolitano”.
“Accogliere, come: per una riforma del sistema nazionale di accoglienza” è il titolo del seminario di formazione che la rete Europasilo organizza il prossimo 1° febbraio a Bologna.
Dopo i saluti istituzionali l’iniziativa sarà aperta a cura dell’ASP (l’Azienda pubblica di servizi alla persona) bolognese con l’intervento “Dai CAS allo SPRAR: l’esperienza di Bologna”, che presenterà il bando triennale per la creazione di uno SPRAR metropolitano. Obiettivo del bando, varato con una delibera comunale nel marzo ’17, è superare progressivamente il sistema d’emergenza dei CAS (Centri d’accoglienza straordinaria) di competenza della Prefettura a favore, appunto, dei progetti SPRAR.
“Riflessioni sulla protezione internazionale e sulla tutela dei diritti umani fondamentali in Europa e in Italia oggi” saranno proposte da Lorenzo Trucco, presidente dell’ASGI (Associazione studi giuridici sull’immigrazione). Giulia De Ponte (FOCSIV e Concord Italia) collegherà criticamente “Politiche migratorie e cooperazione internazionale”.
Nel pomeriggio Daniela Di Capua, direttrice del Servizio centrale SPRAR, illustrerà “L’evoluzione del Sistema di protezione” fra “problemi e prospettive”, mentre Gianfranco Schiavone e Cristina Molfetta di Europasilo presenteranno “Le proposte della rete Europasilo per una riforma del sistema nazionale di accoglienza e per l’integrazione sociale dei titolari di protezione”.
Il seminario, che costituisce il primo incontro nazionale di Europasilo in vista della sua “Summer school 2018“, si svolgerà nella biblioteca “Salaborsa” dell’auditorium “Enzo Biagi” (piazza del Nettuno 3) ed è a partecipazione gratuita.
Le iscrizioni (compilare e inviare la scheda allegata qui sotto alla mail: seminarioeuropasilo2018@gmail.com) saranno accettate fino all’esaurimento dei posti disponibili.
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