Il ministero dell’Interno e il dipartimento della Protezione civile hanno realizzato un’agile scheda informativa per i profughi ucraini in arrivo nel nostro Paese (che ieri mattina erano ormai 34.900), con indicazioni sulla regolarizzazione, sulle normative anti-COVID-19 e sulle necessità di alloggio.
«In quanto cittadino ucraino in possesso di passaporto biometrico sei esentato dal visto d’ingresso e puoi permanere sul territorio italiano fino ad un massimo di 90 giorni dal momento dell’ingresso nell’area Schengen. Affrettati a regolarizzare la tua posizione, così sarà più facile darti tempestivamente l’assistenza di cui hai bisogno. Se provieni da un Paese dell’area Schengen, come per esempio la Slovenia, le autorità di quel Paese hanno già apposto sul tuo passaporto il timbro di ingresso dalla cui data devi iniziare a contare i 90 giorni; se invece il tuo passaporto non è stato timbrato devi recarti presso la Questura-Ufficio Immigrazione della città in cui ti trovi e sottoscrivere la dichiarazione di presenza. Se non hai con te un documento di identità l’ambasciata Ucraina in Roma può rilasciartene uno. Se decidi di rimanere in Italia oltre i 90 giorni devi presentarti presso la Questura-Ufficio Immigrazione della città in cui ti trovi, dove riceverai tutte le informazioni necessarie sulle diverse possibilità di permanenza regolare».
Il Viminale e il dipartimento della Protezione civile hanno realizzato una semplice scheda in due facciate per i profughi ucraini in arrivo nel nostro Paese (che ieri mattina erano in tutto 34.900: 17.685 donne, 3.040 uomini e 14.126 minori).
Oltre alle modalità per regolarizzare la propria posizione, questo “vademecum” essenziale spiega gli obblighi sanitari da rispettare secondo la normativa anti-COVID 19 (qui il primo adempimento è un tampone molecolare o antigenico da effettuarsi entro 48 ore dall’ingresso in Italia) e che per ottenere accoglienza se non si è ospitati da nessuno occorre rivolgersi alle Prefetture.
La scheda, intitolata Benvenuto in Italia, è disponibile in inglese e ucraino oltre che in italiano e contiene anche i recapiti telefonici nazionali e regionali che offrono informazioni sulle norme contro il COVID.
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