Estate 2014: un afflusso di profughi e migranti senza precedenti, anche se non molti di loro chiedono asilo in Italia. 800 le vittime nel Mediterraneo nella sola prima metà dell’anno. Ma dopo i soccorsi, in Europa sarebbe già ora di pensare a “soluzioni di lungo termine”. E alla misura dell'”ammissione umanitaria”.
85 mila persone soccorse, 25 mila domande d’asilo. Sono i più recenti dati d’agenzia che, a estate ormai inoltrata, fotografano in sintesi l’ultima “emergenza” umanitaria in Italia, segnata da un lato da un afflusso di profughi e migranti senza precedenti e, dall’altro, dal numero molto minore di coloro che, fra queste persone, scelgono di chiedere asilo nel nostro Paese.
I principali Paesi d’origine di profughi e migranti sono l’Eritrea (22 mila) e la Siria (15 mila).
Nonostante le operazioni di soccorso come Mare Nostrum, l’Unhcr ha stimato ad oltre 800 i profughi e migranti morti in mare in tutto il Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere l’Europa nella sola prima metà del 2014. In tutto il 2013 le vittime erano state circa 600, e in tutto il 2012 500.
Fra gennaio e giugno, ha calcolato l’Unhcr, l’Italia è stato il Paese che nel Mediterraneo ha registrato di gran lunga il maggior numero di arrivi (64 mila), ma non è stato l’unico: 10 mila profughi e migranti sono stati fermati («non necessariamente soccorsi») sul confine marittimo fra Grecia e Turchia, 1.000 sono arrivati in territorio spagnolo (sul continente, alle Baleari, a Ceuta e Melilla) e circa 230 a Malta.
Ma adesso qualcuno pensa a soluzioni di lungo termine?
In questi giorni l’Unchr ha richiamato i Paesi europei ad offrire, al di là dell’emergenza, servizi aggiuntivi e migliori ai profughi tratti in salvo e «soluzioni di lungo termine» per i rifugiati fra cui il resettlement, ammissioni basate sui «bisogni umanitari», programmi di ammissione basati sulla «sponsorship privata», un accesso semplificato alle pratiche di ricongiungimento familiare e la concessione di visti per motivi di studio o di lavoro.
La proposta della misura dell'”ammissione umanitaria” è stata presentata in un editoriale dal titolo “Superare Mare Nostrum” firmato da Christopher Hein, direttore del Cir, e Luigi Manconi, presidente della Commissione diritti umani del Senato.
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