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Non accompagnati richiedenti asilo: sempre di più in Europa

Fra i richiedenti asilo nel territorio dell’Unione Europea gli under 18 non accompagnati sono aumentati dal 3% al 4% circa negli ultimi sei mesi. In Italia ha analizzato l’accoglienza dei Msna nei comuni il V rapporto Anci-Cittalia.

Il centro della Croce Rossa per minori non accompagnati a Volos, in Grecia (foto Hellenic Red Cross).

Sempre più minori non accompagnati chiedono asilo in Europa. Costituiscono una parte ridotta dei richiedenti asilo totali, ma negli ultimi sei mesi per cui sono già disponibili i dati, cioè nel periodo fra marzo ad agosto 2014, secondo l’Easo (lo European asylum support office) questa percentuale è cresciuta dal 3% al 4% circa di tutti coloro che hanno chiesto protezione nei confini della “Ue +”, cioè nei 28 Paesi dell’Unione più la Svizzera e la Norvegia. Ad agosto la percentuale equivaleva ormai a circa 2.300 minori.

L’Easo ha iniziato a offrire, in percentuale, i dati mensili dei minori non accompagnati richiedenti asilo (fonte Easo, ottobre 2014).

Il ministero dell’Interno italiano non pubblica statistiche così specifiche e aggiornate. Sappiamo che nel nostro Paese sono in tutto 22.700 i bambini e gli adolescenti giunti via mare dall’inizio dello scorso gennaio fino alla metà di ottobre (fonte Save the Children), provenienti soprattutto da Siria, Eritrea ed Egitto. Di questi, i Msna (appunto minori stranieri non accompagnati) sono almeno 11.500. Ma pochi presentano domanda d’asilo.

Italia: la “fotografia” dei Comuni

La più recente “fotografia” dell’accoglienza dei Msna in Italia è stata offerta quest’anno dal V rapporto Anci-Cittalia I minori stranieri non accompagnati. Al centro dell’attenzione, in particolare, il biennio 2011-2012 caratterizzato dai flussi dell'”emergenza Nordafrica” del 2011 che si sono sovrapposti a quelli “storici” da Albania, Afghanistan e Bangladesh.

I Msna contattati o presi carico dai Comuni nel 2012 (ultimo anno disponibile) sono stati circa 9.100. Nel 2011 erano stati 9.200 e pressoché la metà nei due anni precedenti. Le regioni con più contatti e prese in carico sono state Lazio, Puglia, Sicilia ed Emilia-Romagna.

Negli anni è aumentata la percentuale dei minori “anziani” di 16 e 17 anni (l’83% del totale nel 2012). Solo un 5% dei Msna sono ragazze e bambine. I principali Paesi di provenienza, fra 67 nazionalità diverse (ma si sono contati anche 3 ragazzi apolidi), sono il Bangladesh, l’Egitto, l’Afghanistan e l’Albania.

I Msna richiedenti asilo nel 2012 sono stati 1.496 (soprattutto ivoriani, maliani e afghani), il 16% del totale di 9.100. contattati o presi in carico. Nel 2006 erano appena 250.

Che cosa si fa per loro

Gli interventi più frequenti alla voce “assistenza e protezione” offerti dai Comuni sono risultati il collocamento in luogo sicuro e, a seguire, colloqui, la richiesta di apertura di tutela, la segnalazione al Comitato per i minori stranieri non accompagnati, la segnalazione del minore alla Questura, l’iscrizione al Ssn, la richiesta del permesso di soggiorno, interventi per accertare l’età, la richiesta di avvio di indagini familiari, la segnalazione alla Procura presso il Tribunale dei minorenni, attività di contatto con la famiglia d’origine.

Residuale, ma ancora presente, la quota di Comuni che dichiarano di attivare fra i primi interventi la richiesta di rimpatrio del Msna.

Se invece si guarda agli interventi per l’integrazione sociale, il più ricorrente è quello dell’inserimento scolastico, seguito da interventi “di utilità primaria” (igiene personale, abiti, pasti ecc.), mediazione linguistico culturale, alfabetizzazione, formazione professionale e attività a sostegno dell’integrazione.

Secondo i Comuni, «il costo medio giornaliero sostenuto per il collocamento di un minore all’interno di una struttura di prima/pronta accoglienza risulta mediamente di 88 euro, contro gli 87 in seconda accoglienza, con differenze sostanziali tra i 100 euro al Nord, gli 83 euro al Sud, gli 80 al Centro e i 76 nelle Isole».

Il V rapporto Anci-Cittalia approfondisce ancora, tra l’altr0, i «punti di forza» e le «criticità» dell’accoglienza, i percorsi di integrazione dei Msna e le politiche d’accoglienza in altri quattro Paesi dell’Ue, la Svezia, l’Olanda, la Danimarca e la Polonia.

Msna: prima e seconda accoglienza in Italia, 2012 (fonte Anci-Cittalia 2014).

 

Allegato

I Msna nei Comuni: prima e seconda accoglienza, i dati di sintesi nel 2012 (V Rapporto Anci Cittalia, file .pdf)

Collegamenti

Msna: la situazione di incertezza in Sicilia ad ottobre 2014

Il V Rapporto Anci-Cittalia integrale (file .pdf 3,7 mbyte)

Leggi anche su Vie di fuga

200 posti per minori non accompagnati (nella news “Più velocità e meno diritti”)

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