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Nuovo patto su migrazione e asilo: cooperazione, “volontarietà” ma anche “contributi rigorosi” nelle crisi

Tutti i materiali (anche in italiano) per orientarsi nel nuovo «patto sulla migrazione e l’asilo» proposto oggi a Bruxelles dalla Commissione Europea. Al centro, un’«equa ripartizione della responsabilità e della solidarietà».

«Un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo che contempla tutti gli elementi necessari per un approccio europeo globale alla migrazione, stabilisce procedure migliori e più rapide in tutto il sistema di asilo e immigrazione e garantisce un equilibrio tra i principi di equa ripartizione della responsabilità e della solidarietà. Tutto questo è fondamentale per ripristinare la fiducia tra gli Stati membri e nella capacità dell’Unione Europea di gestire le migrazioni».

Il «patto» presentato oggi a Bruxelles dalla Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen si articola in una Comunicazione e in altri nove documenti.

Per «ripristinare fiducia», secondo la Commissione UE occorrono «procedure più efficienti e più rapide». In particolare, la Commissione propone una procedura integrata di frontiera che prevede «accertamenti preliminari all’ingresso» per tutte le persone che attraversano le frontiere esterne dell’Unione in modo irregolare, o sbarcano in Europa in seguito a un’operazione di ricerca e soccorso.

Cliccare per ingrandire: la proposta di “Nuovo patto” in sintesi in una grafica dell’ISPI.

Inoltre, è indispensabile «un’equa ripartizione della responsabilità e della solidarietà». «Ogni Stato membro, senza eccezioni, deve contribuire alla solidarietà nei periodi di forte sollecitazione, per contribuire a stabilizzare il sistema generale, sostenere gli altri Stati membri sotto pressione e garantire che l’Unione adempia ai propri obblighi umanitari».

Qui la Commissione propone agli Stati un sistema di contributi flessibili, dalla relocation dei richiedenti asilo dai “Paesi di primo ingresso” alla presa in carico dei rimpatri degli irregolari, fino a varie forme di «sostegno operativo».

«Sebbene il nuovo sistema si fondi sulla cooperazione e su forme flessibili di sostegno all’inizio su base volontaria, saranno richiesti contributi più rigorosi nei periodi di pressione su singoli Stati membri, sulla base di una “rete di sicurezza”».

Questo «meccanismo di solidarietà» riguarderà varie situazioni, quali lo sbarco di persone a seguito di operazioni di ricerca e soccorso, situazioni di crisi e altre.

La proposta von der Leyen dovrà ora passare al vaglio del Parlamento e del Consiglio Europeo. Secondo la Commissione, sarebbe urgente sia un accordo politico sui principi fondamentali del regolamento per la gestione dell’asilo e della migrazione, sia adottare il regolamento relativo all’Agenzia UE per l’asilo e il regolamento EURODAC entro la fine dell’anno.

In allegato qui sotto il comunicato di sintesi della Commissione in traduzione italiana. Ma anche, per un confronto, un collegamento alle proposte avanzate da varie ONG (prima fra tutte l’ASGI) alla Commissione nell’estate appena trascorsa per il nuovo «patto».

Allegato

Un nuovo inizio in materia di migrazione… (file .pdf, Commissione Europea, 23 settembre 2020, in italiano)

Collegamento

Cosa vogliamo nel nuovo patto su migrazione a asilo (ASGI, 16 settembre 2020)

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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by Mauro Biani – Repubblica
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