È ormai entrato nel vivo il programma della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato “piemontese”, con eventi che si terranno nel capoluogo subalpino e in altre città della regione, Asti, Vercelli, Ivrea e Casale Monferrato, sino alla prima decade di ottobre. Questa sera, a Torino, lo spettacolo dedicato al vescovo di Orano mons. Claverie e al suo amico e autista musulmano Mohamed Bouchikhi, assassinati insieme nel 1996.
“Scoprire l’altro, vivere insieme con l’altro, ascoltare l’altro, lasciarsi anche modellare dall’altro, non significa perdere la propria identità, rifiutare i propri valori, significa concepire un’umanità plurale, non esclusiva. Bisogna cominciare col vivere insieme, creare luoghi umani dove si mettano in comune le rispettive eredità culturali che fanno la grandezza di ognuno” (Pierre Claverie, vescovo di Orano).
Con lo spettacolo Pierre e Mohamed, che verrà rappresentato questa sera al Centro congressi del Santo Volto a Torino, è ormai entrato nel vivo il programma della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2020 “piemontese”, con eventi che si terranno nel capoluogo subalpino e in altre città della regione, Asti, Vercelli, Ivrea e Casale Monferrato, sino alla prima decade di ottobre (in allegato qui sotto, i link sia alla brochure torinese sia alla locandina piemontese con tutto il calendario).
Pierre e Mohamed è un monologo con accompagnamento musicale tratto dall’omonimo libro di Adrien Candiard (EMI 2018) e racconta la vicenda di Pierre Claverie vescovo di Orano, in Algeria, ucciso da un attentato nel 1996 insieme al suo autista e amico musulmano Mohamed Bouchikhi.
«In un periodo di forti tensioni sociali e politiche connesse con la guerra civile algerina – affermano l’Arcidiocesi di Torino, l’EMI e l’etichetta AIRCAC, organizzatrici della serata – Pierre e Mohamed scelsero di restare, consapevoli di rischiare la vita, il primo insieme al suo popolo, il secondo accanto al suo amico. L’impegno sul fronte del dialogo ecumenico e interreligioso, centrale nel ministero di Claverie, non vuole condurre alla negazione delle differenze, ma piuttosto alla pacifica e amichevole convivenza tra persone di culture e religioni diverse, obiettivo che, già avvertito come necessario dal vescovo di Orano negli anni ’80-’90, appare oggi quanto mai urgente».
L’ingresso in sala al Santo Volto (via Borgaro 1) sarà gratuito, ma con iscrizione obbligatoria su questo form on line, che può essere visualizzato anche tramite il QR code nell’immagine di apertura di questa notizia. In alternativa, inviare una mail a: prenotazioni@upmtorino.it
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