159 persone partite sono, fino ad oggi, il deludente bilancio del piano di “ricollocazione” di 160 mila richiedenti asilo da Italia e Grecia. Se si continuasse con questo ritmo, il piano si concluderà nel 2183…
159 persone partite è il (per ora) deludente bilancio del piano di “ricollocazione” di 160 mila richiedenti asilo da Italia e Grecia messo faticosamente a punto dalle istituzioni dell’UE e dai governi dei Paesi membri nei mesi scorsi e inaugurato all’inizio di ottobre.
Delle 159 persone, 30 sono partite dalla Grecia per il Lussemburgo e 129 dall’Italia verso Francia, Germania, Spagna e, un poco più numerose, verso Finlandia e Svezia. Se si continuasse a questo ritmo, i trasferimenti “termineranno” fra 167 anni e mezzo, nel 2183…
Posti disponibili, concessioni al contagocce
Un aggiornamento della direzione Migrazione e affari interni dell’Unione sulle «misure per la crisi rifugiati» informa anche che alla fine di novembre il Paese membro che ha già reso disponibili più posti in relocation è la Bulgaria (1.302), anche se non ha ancora accolto nessuno.
Finora il piccolo Paese balcanico e la minuscola Malta sono gli unici ad aver reso disponibili tutti i posti finora loro assegnati secondo gli accordi in sede UE (131 i posti maltesi). La Francia ad esempio è il secondo Paese UE per posti già disponibili (900), ma gliene spettano circa 19.700. La Svezia, terzo Paese, ha già 300 posti disponibili contro i 3.700 assegnati. La Germania si è resa disponibile per appena 30 posti sui 27.500 assegnati.
Vale la pena di sottolineare che fino ad oggi l’UE ha assegnato e suddiviso tra i Paesi membri solo 98 mila dei 160 mila posti totali per la ricollocazione di richiedenti asilo «in evidente bisogno di protezione internazionale» per cui si è impegnata: 62 mila rimangono in “attesa”, nel limbo delle promesse dell’Europa (dis)unita.
Allegato
Ricollocazione richiedenti asilo: tutti i dati al 30 novembre (file .pdf)
Collegamento
“Crisi rifugiati”, il punto (Commissione UE, 30 novembre 2015)
No comment yet, add your voice below!