A Roma in fase conclusiva solo due pratiche su 16 mila, zero i permessi di soggiorno rilasciati. La campagna Ero straniero: «Sono pesanti le conseguenze del grave ritardo accumulato sulle persone: riguardano nuovi insormontabili ostacoli burocratici, con un impatto inevitabile anche a livello di salute pubblica nel contesto di emergenza sanitaria che stiamo vivendo».
Roma, 20 maggio 2021, ormai a un anno dall’apertura della “finestra” per la regolarizzazione 2020: su 16 mila domande ricevute, solo due pratiche sono arrivate alla fase conclusiva della firma di un contratto, mentre i permessi di soggiorno rilasciati sono ancora a quota zero. A Milano, invece, su 26 mila istanze ricevute i permessi di soggiorno rilasciati sono poco più di 400.
La campagna Ero straniero. L’umanità che fa bene ha pubblicato il suo secondo rapporto di monitoraggio sulla regolarizzazione. «Torniamo oggi 1° giugno 2021 – vi si legge -, a un anno dall’apertura della finestra per presentare le domande, con un ulteriore aggiornamento sulla base dei dati raccolti dal ministero dell’Interno e dalle Prefetture e Questure nei diversi territori, attraverso una serie di accessi civici. La situazione, seppur in lieve miglioramento, appare ancora grave in tutta Italia: delle 220 mila persone che hanno fatto richiesta, solo 11 mila (il 5%) hanno oggi in mano un permesso di soggiorno per lavoro mentre circa 20 mila sono i permessi in via di rilascio. Molto critica, in particolare, la situazione nelle grandi città».
Sono arrivate alla fase conclusiva appena 14 pratiche su 100.
Oltre ai dati completi relativi allo stato delle pratiche (vedi negli allegati qui sotto), Ero straniero ha raccolto le testimonianze di chi sta aspettando di sapere se avrà o meno i documenti «e potrà uscire dall’invisibilità».
Infatti, «sono pesanti le conseguenze del grave ritardo accumulato su queste persone, e riguardano nuovi insormontabili ostacoli burocratici, con un impatto inevitabile anche a livello di salute pubblica nel contesto di emergenza sanitaria che stiamo vivendo».
Tra l’altro, denuncia Ero straniero, malgrado fosse già previsto nel decreto che ha dato il via alla regolarizzazione, il personale aggiuntivo destinato alle Prefetture proprio per l’esame delle pratiche è entrato effettivamente in servizio (e «ancora non dappertutto») solo ai primi di maggio.
La campagna torna così a chiedere al Viminale di «intervenire immediatamente per superare gli ostacoli burocratici e velocizzare l’iter delle domande, in modo che le quasi 200.000 persone ancora in attesa di risposta possano al più presto perfezionare l’assunzione».
Allegati
Secondo monitoraggio sulla regolarizzazione, il report (file .pdf, 1° giugno 2021)
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