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Archivio Tag: Africa

Il Nobel per la letteratura al rifugiato Abdulrazak Gurnah

Nato nel 1948, è cresciuto sull’isola di Zanzibar, di fronte alla costa della Tanzania. Ma è stato costretto a lasciarla alla fine degli anni ’60 per raggiungere l’Inghilterra. L’Accademia di Stoccolma, che ancora una volta ha spiazzato ogni pronostico, ha motivato così l’assegnazione a Gurnah: «Per la sua intransigente e appassionata capacità di cogliere gli effetti del colonialismo e il destino dei rifugiati nel divario tra culture e continenti».

Richiedenti asilo nell’UE, è giro di vite sulle decisioni

Tornano a crescere, per la prima volta dall’estate 2016, i richiedenti asilo nell’UE: i dati EASO di marzo per l'”UE+” riportano un aumento del 14% rispetto a febbraio. Ma intanto il primo trimestre del 2017 ha visto un crollo delle decisioni positive in prima istanza rispetto all’anno scorso: dal 57% al 43%.

Migration compact, lavori & opinioni in corso

In giugno la Commissione Juncker e il Consiglio Europeo lavoreranno sul Migration compact presentato dal governo Renzi: cooperazione con i Paesi africani in cambio di “controllo” sulle migrazioni. Intanto qualcuno si chiede: ma che cosa andremo a finanziare in quel continente? Però vale la pena di ascoltare anche l’opinione di chi fa cooperazione (cooperazione vera) per mestiere, la FOCSIV.

Mali

Popolazione: 15.300.000 abitanti (fonte UNDP) Superficie: 1.240.192 km² (fonte UNData) Aspettativa di vita alla nascita: 55 anni (fonte UNDP) Rifugiati all’estero: 139.267 alla fine del 2014 (fonte UNHCR, Global Trends 2014) Richiedenti asilo all’estero: 12.247 alla fine del 2014 (fonte UNHCR, Global Trends 2014) Sfollati interni: 99.816 alla fine del 2014 (fonte UNHCR, Global Trends 2014) Rifugiati stranieri nei confini: 15.195 alla fine del 2014, soprattutto mauritani (fonte UNHCR) Erede di imperi medievali, poi colonia francese e indipendente dal 1960, dopo aver vissuto fra il 1992 e il 2012 un ventennio di promettente democrazia la Repubblica del Mali, Paese della “striscia” del Sahel, è stata messa in ginocchio dalla guerra civile e dal colpo di Stato militare che l’hanno sconvolta fra 2012 e 2013, e da una ripresa degli scontri nella primavera del 2014. Anche per via di queste vicende recenti il Mali resta uno dei Paesi più poveri e instabili a livello globale, fra gli ultimi per indice di sviluppo umano. La situazione: combattimenti senza fine Dopo decenni di rivolte, tregue e rivendicazioni una ribellione dei tuareg, alimentata da armi e combattenti giunti dalla Libia, attacca le guarnigioni governative del Nord nel gennaio 2012: è l’inizio di un’escalation senza precedenti. A marzo, nella capitale Bamako un colpo di Stato militare depone il presidente Amadou Toumani Toure, giudicato troppo debole contro i ribelli. Ma ad aprile i tuareg del MNLA (Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad), che hanno preso il controllo del Nord del Paese, possono dichiarare unilateralmente l’indipendenza. E tuttavia

Il sale della terra

Il sale della terra – Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado (regia) – Documentario – 110′ – Decia films, Amazonas Images, Solares Fondazione delle arti – Brasile, Francia, Italia 2014 Oggi non li vediamo così. Rischiano di morire annegati o di freddo, continuano a fuggire in massa da Paesi dove la vita è impossibile e a stiparsi in campi mostruosi lontani dall’Europa. Ma non sono, non sembrano più i profughi e i rifugiati che Sebastião Salgado ha incontrato e ritratto nei suoi reportage degli scorsi decenni:  spesso uomini, donne, bambini ridotti a scheletri vivi, lasciati a lottare da soli contro la strada, la fame e la sete dopo essere stati scacciati dalla siccità e dalla guerra in Sahel, in Eritrea e in Etiopia a partire dagli anni ’80, oppure risucchiati negli esodi seguiti alle carneficine dei Grandi Laghi nei ’90, fra l’impotenza e l’incapacità di quella che continuiamo a chiamare “comunità internazionale”. Questi rifugiati e profughi ce li eravamo dimenticati. Ma ce li rimette sotto gli occhi questo documentario sulla vita e le opere del grande fotografo brasiliano nato nel 1944, perché i registi, Wenders e uno dei due figli dello stesso Salgado, ripropongono fra l’altro molte delle sue istantanee africane. Immagini “perfette” e solenni, che senza limitarsi alla denuncia si sforzano sempre di riaffermare, nonostante tutto, la dignità di corpi e persone. E scatto dopo scatto (anche se questo film potente e suggestivo è tutt’altro che una monografia sullo sradicamento forzato nell’Africa subsahariana!) ti si annida nella mente, ostinata, una domanda che ha

Un orto per rifugiati sul tetto della musica

In anni di progetti di biodiversità, di colture biologiche e di orti urbani a Roma ne è spuntato uno su un tetto molto speciale, quello dell’Auditorium Casa della Musica e che fra i suoi frequentatori, fruitori e destinatari ha un gruppo di rifugiati.

Prima del mare, le rotte del deserto

Una ricerca del network Global Initiative against Transnational Organized Crime ha esplorato le “rotte del deserto” dei migranti e richiedenti asilo che partono dall’Africa subsahariana. Nell’80% dei casi i loro viaggi sono “facilitati” da trafficanti e gruppi criminali.

L’albinismo in Africa

* di Silvia Ponzio   L’albinismo è ancora una causa di omicidio e violenza in molti Paesi africani. Oggetto di superstizione, derisione ed emarginazione, gli albini africani vivono tra il terrore di sparire e l’amara consapevolezza di non poter avere grandi aspirazioni di vita.

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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