Per l’anno accademico 2016-2017, alcune università italiane si sono distinte per aver promosso, in modo differente, opportunità di borse di studio e/o agevolazioni di altro tipo per studenti titolari di protezione internazionale o umanitaria. Ecco un breve quadro delle varie iniziative.
Università di Pavia, in collaborazione con la Fondazione Cittalia-ANCI e il Servizio centrale dello SPRAR: destinate 14 borse di studio a studenti accolti nello SPRAR. Per approfondire: l’intervista di Vie di Fuga a Anna Rita Calabrò, professore associato di Sociologia e responsabile del progetto rifugiati.
Università di Bologna: stanziate 5 borse di studio per studenti meritevoli dell’importo di 8.000 € all’interno del progetto “Unibo for Refugees“. Per approfondire: l’intervista di Vie di Fuga ad Alessandra Scagliarini, Prorettrice per le Relazioni Internazionali UNIBO.
Università degli Studi di Torino: studenti titolari di protezione internazionale e in situazione di bisogno possono beneficiare dell’esonero dal pagamento di parte della tassa studentesca. Dallo scorso anno accademico è inoltre attivo un progetto sperimentale che coinvolge alcuni studenti rifugiati; per approfondire: l’intervista di Vie di fuga alla referente del progetto pilota e a uno studente che ne fa parte.
Università degli Studi di Parma: possibilità per 2 studenti titolari di protezione internazionale di ottenere due borse di studio per il corso di laurea di Scienze Geologiche, comprensive delle tasse universitarie per l’interno corso di studi. Grazie inoltre alla Onlus CIAC ed alle famiglie di Parma coinvolte nel progetto “Rifugiati in famiglia”, è offerta anche la possibilità di vitto e alloggio per il primo anno.
Università degli Studi di Ferrara: stanziata una borsa di studio del valore di 14.737 €, esclusivamente per un titolare di protezione internazionale, unitamente all’esonero dal pagamento delle tasse universitarie.
Università Ca’ Foscari Venezia: l’ateneo, che lo scorso anno aveva bandito 10 agevolazioni economiche a studenti siriani meritevoli richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale o umanitaria o ricongiunti a familiare con tale titolarità, per l’iscrizione a corsi di Laurea Magistrale, non ha proposto nuove borse di studio per l’a.a. 2016-2017. A maggio è stata però presentata la X-Team (acronimo di International Centre for Cultural Heritage Security-ICHS), un’iniziativa per la sicurezza del patrimonio culturale che vede anche la partecipazione del Politecnico di Torino, dell’Università Iuav di Venezia, di SiTI e CORILA con l’obiettivo di formare “esperti nei campi della sicurezza del patrimonio culturale rispetto ad attacchi antropici ed eventi naturali e del contrasto al traffico illegale di opere d’arte“, coinvolgendo quindi studenti e ricercatori provenienti da Paesi in conflitto.
Università Telematica Internazionale Nettuno di Roma: bandite 50 borse di studio per studenti titolari di protezione internazionale.
“L’Orientale”, Università degli Studi di Napoli: attraverso il “Welcome Student-refugees Programme” sono state concesse 12 borse di studio a studenti titolari di asilo politico e protezione sussidiaria per un importo pari all’ammontare delle tasse e dei contributi universitari e per la durata legale del corso di studi prescelto.
La Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI) ha inoltre siglato lo scorso 20 luglio un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Interno, in collaborazione con l’Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario (ANDISU), finalizzato all’erogazione di 100 borse di studio per studenti titolari di protezione internazionale costretti a interrompere il loro corso di studi nel Paese d’origine e intenzionati a iscriversi a un corso di laurea, laurea magistrale o dottorato di ricerca in un’università italiana. Le borse, erogate sotto forma di servizi, danno diritto all’esonero delle tasse e dei contributi universitari, a vitto e alloggio e all’accesso alle strutture di ateneo.
In tema di collaborazioni con lo Stato italiano, anche la Pontificia Università Lateranense ha siglato il 19 luglio un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Interno. L’obiettivo è quello di sostenere l’inserimento di 20 studenti meritevoli, titolari di protezione internazionale provenienti in particolare da Siria, Iraq ed Eritrea e individuati tra gli accolti nello SPRAR. Per 8 studenti la PUL ha infatti garantito il sostegno integrale dei costi universitari e di vitto e alloggio, mentre per 12 l’amministrazione del ministero dell’Interno ha previsto lo stanziamento di una cifra forfettaria di 4.800 € alla PUL per concorrere ai costi di vitto e alloggio.
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