Probabilmente queste due persone erano partite da Claviere, sul colle del Monginevro, per attraversare a piedi le Alpi e raggiungere la Francia o i Paesi del Nord Europa nella speranza di un futuro migliore. Sono state entrambe ritrovate sul versante di Briançon. MEDU: «Nonostante lo sforzo di numerose associazioni e volontari che presidiano la frontiera, la militarizzazione messa illegittimamente in atto dalla Francia dal 2015 ad oggi – nonostante la sospensione di Schengen sia prevista per motivi di sicurezza per un massimo di sei mesi rinnovabili fino a due anni – continua a mietere vittime nel silenzio assordante e assuefatto dei media e dei governi». Da maggio ad agosto sono 5.295 i migranti in viaggio registrati al rifugio Fraternità Massi nella cittadina frontaliera di Oulx; fra loro, 1.096 sono minori e 668 donne.
«A rischiare non sono solo adulti, ma anche famiglie con bimbi come quella ritratta nella foto (a destra, ndr), scattata al rifugio Fraternità Massi qualche settimana fa. Questa famiglia si stava equipaggiando con giacche e stivali per tentare l’attraversamento del valico».
Ancora una volta l’ONG MEDU (Medici per i diritti umani) porta all’attenzione dell’opinione pubblica le storie delle persone che incontra e assiste, alle soglie di un nuovo inverno, al confine italo-francese fra l’alta Valle di Susa e quella della Durance.
Intanto, sono già due i corpi senza vita di migranti ritrovati su questa frontiera militarizzata nello scorso ottobre. «Verosimilmente – informa una nota di MEDU – come fanno ogni giorno decine di migranti erano partiti da Claviere-Monginevro per attraversare a piedi le Alpi e raggiungere la Francia o i Paesi del Nord Europa, nella speranza di un futuro migliore».
Il primo corpo è stato rinvenuto il 14 ottobre nelle acque del torrente Cerveyrette vicino a Briançon. Il secondo solo due settimane più tardi, il 29, nella Durance, anche questa volta nel territorio della cittadina francese.
Due nuove tragedie ma di certo non le prime, «se si pensa che solo quest’estate sono state tre le morti al confine. Secondo dati di Rainbow for Africa, da maggio ad agosto sono 5.295 le persone registrate presso il rifugio Fraternità Massi nella cittadina frontaliera di Oulx, dove un team di MEDU, in collaborazione con la stessa Rainbow for Africa e NutriAid, opera dal dicembre 2021. Di questi, 1.096 sono minori e 668 donne».
Nella maggior parte dei casi si tratta di rifugiati e migranti che hanno attraversato la rotta del Mediterraneo centrale dopo aver lasciato Paesi dell’Africa subsahariana occidentale.
Afferma ancora MEDU: «Nonostante lo sforzo di numerose associazioni e volontari che presidiano la frontiera fornendo supporto medico, legale, informativo e beni di prima necessità, la militarizzazione della frontiera messa illegittimamente in atto dalla Francia dal 2015 ad oggi – nonostante la sospensione di Schengen sia prevista per motivi di sicurezza per un massimo di sei mesi rinnovabili fino a due anni – continua a mietere vittime nel silenzio assordante e assuefatto dei media e dei governi».
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