Skip to content

Archivio Category: Buone pratiche

Bologna cares! Oggi come allora chi chiede rifugio?

* di Adele Manassero Tra le buone pratiche vi segnaliamo “Bologna cares!”, la campagna di comunicazione SPRAR messa in campo dal Comune di Bologna, dall’ASP Città di Bologna e dai gestori dell’accoglienza rifugiati Lai-momo, Camelot, Arcolaio e Mondo Donna.

SPRAR nel Cosentino: un Coordinamento per l’accoglienza (e lo sviluppo)

Nella provincia di Cosenza gli enti locali e gli enti gestori dei progetti SPRAR hanno fondato un Coordinamento provinciale. Sottolineando, fra l’altro, l’importanza delle politiche di accoglienza e integrazione anche per la crescita culturale e la salvaguardia del tessuto sociale dei piccoli comuni calabresi.

A Lampedusa con Amnesty International

* di Adele Manassero Dal 19 al 26 luglio si è svolta la V edizione del campo estivo di Amnesty International a Lampedusa. Una voce dal campo racconta l’esperienza attraverso alcuni spunti tematici.

E da Palermo la proposta di abolizione del permesso di soggiorno…

Arriva dalla Consulta delle culture della città di Palermo un documento che promuove una trasformazione radicale dell’approccio delle istituzioni al problema delle migrazioni. Il documento che è stato chiamato Mobilità umana internazionale – Carta di Palermo 2015 è nato nei giorni del convegno internazionale ‘Io sono persona’ ed è stato approvato ufficialmente dalla Giunta Comunale della città siciliana a fine marzo. Fra le proposte del documento si trova anche l’abolizione del permesso di soggiorno.  Si tratta di un documento con cui l’amministrazione siciliana vorrebbe suscitare il dibattito e determinare nuovi provvedimenti a livello nazionale ed europeo circa il diritto alla libera circolazione delle persone. Si legge nel testo «la migrazione non può […] essere considerata come un problema di frontiere. […] Occorre liberalizzare questa mobilità umana e valorizzarla come una risorsa». Il punto centrale è quello di favorire la trasformazione della migrazione, che è ad oggi fonte di dolore e sofferenza, fino a farla diventare l’espletamento di un diritto umano, quello dello spostarsi, del muoversi. «Nessun essere umano ha scelto, o sceglie, il luogo dove nascere – afferma la Carta – tutti devono vedersi riconosciuti il diritto di scegliere il luogo dove vivere, vivere meglio e non morire» La carta si spinge anche oltre proponendo la cancellazione del permesso di soggiorno. Le ragioni addotte sono legate alla constatazione che questo documento sottopone il cittadino straniero ad un sistema burocratico imprevedibile e lo costringe a vivere una precarietà assoluta. Se il permesso è legato a un contratto di lavoro si viene a creare spesso una situazione

Survivor: quando il volontariato non basta

Dall’esperienza di un’associazione impegnata per l’autonomia di persone in difficoltà, al termine del progetto “Start up di imprenditoria sociale” è nata a Torino una cooperativa specializzata nei servizi per gli alberghi. L’obiettivo: dare lavoro a un gruppo di richiedenti asilo, rifugiati e persone senza dimora.

Accoglienza diffusa nel bresciano

Arriva dalla provincia di Brescia un importante impulso alle politiche e buone pratiche relative all’accoglienza di richiedenti asilo. Dopo mesi di incontri, confronti, progettazione, ha finalmente visto la luce l’Accordo Territoriale per l’accoglienza diffusa dei Richiedenti Protezione Internazionale in provincia di Brescia. E’ stato sottoscritto da Provincia di Brescia, Associazione dei Comuni Bresciani, Comunità Montana di Valle Camonica e 43 Comuni bresciani (tra cui Brescia, Breno, Cellatica ed altri 10 partner SPRAR), ma nel corso delle settimane altre amministrazioni comunali si sono dette disponibili ad aderire all’accordo che resta sempre aperto a nuove sottoscrizioni e ad allargare la rete. Numeri possibili A oggi i richiedenti asilo ospitati a Brescia sono 676: 146 all’interno dei progetti Sprar di seconda accoglienza, 232 gestiti dalle associazioni di terzo settore, 298 negli hotel che hanno attivato una convenzione con la prefettura, ma grazie a questo accordo sono stati aumentati di 101 unità i posti presso strutture attrezzate in modo da limitare il più possibile l’utlizzo di hotel. L’accordo intende infatti offrire un tipo di accoglienza dignitosa e diffusa sul territorio bresciano per evitare grandi concentrazioni di persone che vengono a creare situazioni di tensione tra gli ospiti stessi e con la popolazione locale. Prevede anche che i comuni aderenti trovino sul proprio territorio strutture idonee all’accoglienza per richiedenti Protezione internazionale fissando dei limiti legati al numero di residenti: 15 posti al massimo per i Comuni fino a 5 mila abitanti, 25 per quelli fino a 40 mila abitanti. Pochi per ogni comune Tra i

A Vienna l’hotel lo gestiscono i rifugiati

A Vienna, nel cuore della città, ha aperto l’hotel Magdas. I suoi dipendenti sono rifugiati politici accolti dallo stato austriaco che faticavano a trovare lavoro. Il progetto, il primo nel suo genere, è stato supportato dalla Caritas austriaca.

L’associazione Mosaico, l’8 marzo e le donne rifugiate

*di Lisa Rigotto Per l’annuale ricorrenza della ‘festa della donna’, l’Associazione Mosaico di Torino ha organizzato un incontro di riflessione e di scambi di opinione sui conflitti d’identità e la negoziazione dei ruoli in un mondo di donne in viaggio. Ma come la percepiscono la ‘festa della donna’ le donne rifugiate? Mimose? Festeggiamenti felici?

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni