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Archivio Tag: diritti

Un messaggio di speranza dalla Coalizione Internazionale dei Sans-Papiers

di Silvia Ponzio A giugno 2012, la marcia Europea dei Sans-Papiers e Migranti  è arrivata in Italia, scegliendo come tappa la città di Torino e coinvolgendo la popolazione con un programma denso di incontri, assemblee pubbliche, manifestazioni e una festa di solidarietà. L’Italia rappresentava l’ultimo Paese prima della grande manifestazione davanti al Parlamento europeo a Strasburgo.

Un muro contro l’immigrazione: Evros porta orientale d’Europa – di Mauro Prandelli

Mauro Prandelli, fotografo freelance classe 1979, ha realizzato un reportage fotografico che racconta le vicende dei migranti che cercano di raggiungere l’Europa attraversando il fiume Evros, il confine naturale tra l’Europa e l’Asia. Ogni fotografia si misura con una Storia che ignoriamo e che tentiamo di respingere ai confini d’Europa. Al di là di muri e fossati.

La marcia di John Mpaliza per il Congo RD

di Silvia Ponzio  Una marcia lunga 1600 chilometri, da Reggio Emilia a Bruxelles, con un obiettivo ben chiaro: richiamare l’attenzione sulla drammatica situazione, ormai cronica, che sta vivendo il Congo da vent’anni.

Perché una giornata mondiale del rifugiato

di Fredo Olivero La Giornata mondiale del rifugiato ha un senso se serve a fare il punto della situazione, se è l’occasione per una riflessione critica su che cosa significa il fenomeno di rifugiati e richiedenti a livello mondiale come a livello locale. Per quanto riguarda l’Italia, il 2011 ha visto 62.000 persone arrivare in Italia dal Nord Africa. Ma non sono stati arrivi indolori: nel corso dello stesso anno più di 2.000 persone sono morte nel Mediterraneo e più di 30.000 sono state rimpatriate. Dei 62.000 che sono arrivati circa 25.000 sono richiedenti asilo dalla Tunisia: di questi 4.500 hanno avuto un permesso temporaneo, mentre gli altri sono stati considerati presenze irregolari e,  se fermati, sono transitati dai CIE e sono stati rimpatriati. Circa 25.000 sono state le persone in arrivo dalla Libia, un Paese che per loro ha rappresentato solo un transito dato che per la maggior parte si tratta di Nigeriani, Ghanesi, Maliani, Eritrei, Etiopi, Somali. Ivoriani. Per loro si è messo in piedi un circuito di accoglienza di tipo emergenziale gestito dalla Protezione Civile. Molte di queste persone attendono ancora l’esito della domanda di asilo politico, ma dalle richieste già esaminate risulta che i dinieghi a livello nazionale oscillano tra il 70% e l’80%. Di fronte a questi arrivi l’attivazione di canali di accoglienza d’emergenza non è stata l’unica risposta che il nostro Paese ha messo in campo. L’altra parola d’ordine è stata quella della “sicurezza”, un concetto spesso malinteso e spesso declinato da una parte

20 giugno: una Giornata non basta

 Il 20 giugno, Giornata mondiale del Rifugiato, è l’occasione per dare visibilità a un fenomeno, quello di rifugiati e richiedenti asilo, in continuo mutamento, per provare a fare in modo che queste persone, in fuga da guerre o persecuzioni, inizino a essere viste prima di tutto come portartici di diritti fondamentali prima ancora che come problemi da risolvere.

Roma: diritto d’asilo ma senza dimora

Il dossier “Rifugiati invisibili” di IntegrA/Azione ha censito oltre 1.700 richiedenti asilo e beneficiari di protezione nelle grandi e precarie “occupazioni abitative” presenti nel territorio della capitale. «L’accrescere i posti letto porta a spostare il problema nel tempo, ma non a risolverlo». Mentre si moltiplicano i “casi Dublino”…

Salute: se non è per tutti, che diritto è?

 I rifugiati politici, una volta riconosciuti come tali, hanno gli stessi diritti e doveri dei cittadini italiani per quanto riguarda la salute come in altri campi della vita sociale. Così infatti recita l’articolo 24 della Convenzione di Ginevra sottoscritta anche dall’Italia: “Gli Stati contraenti concedono ai rifugiati che risiedono regolarmente sul loro territorio lo stesso trattamento concesso ai loro cittadini, per ciò che concerne: (…) maternità, malattie, invalidità…”. E’ una norma cristallina che pure trova difficoltà nel momento in cui diventa pratica concreta. Un esempio è l’accesso al Servizio Sanitario Nazionale che dovrebbe essere garantito ai richiedenti asilo, ai rifugiati politici e titolari di protezione internazionale. Eppure questo diritto si scontra con concetti burocratici quali certificato di residenza, reddito, esenzione dal ticket… “Il decreto legislativo del 5 aprile 2011,– spiega l’avvocato Manuela Del Savio che si occupa di stranieri presso la Regione Piemonte – ha garantito l’iscrizione al Servizio Sanitario dei titolari di permessi di soggiorno per motivi umanitari giunti in Italia in seguito ai fatti di Egitto, Tunisia e Libia. A queste persone spetta anche l’esenzione dal ticket. Da un punto di vista burocratico è sufficiente che abbiano il codice fiscale. Nelle settimane di massimo afflusso un accordo tra Prefettura, Agenzie delle Entrate e Regione Piemonte ha permesso l’attivazione di uno sportello specifico in grado di fornire il codice fiscale in tempi brevi a queste persone”. Inoltre il decreto permette di superare anche un altro problema, quello della residenza, una questione che riguarda anche i rifugiati presenti sul territorio

Dopo la crisi libica, è tempo di diritti

 Prosegue la campagna “Diritto di scelta” promossa da Melting Pot Europa (www.meltingpot.org) per il rilascio di un titolo di soggiorno ai richiedenti asilo provenienti dalla Libia. Si tratta di circa 25.000 persone giunte in Italia all’indomani dello scoppio della crisi libica, ma che non sono nate in Libia. Si tratta di persone nate in Somalia, in Eritrea, in Ghana, in Nigeria, nel Mali, nel Ciad, in Sudan, in Costa d’Avorio, in Bangladesh o in Pakistan che a causa della loro origine rischiano di vedere rigettata la domanda d’asilo dalle commissioni territoriali che in questi mesi hanno già operato un altissimo numero di dinieghi. Le adesioni stanno raggiungendo quota 5000 firme e tra i primi firmatari ci sono personalità come padre Alex Zanotelli, la giornalista Giuliana Sgrena, gli attori Ascanio Celestini e Sabina Guzzanti, il sindaco di Napoli, Luigi De Margistris. A sostegno della campagna di Melting Pot, Marida Augusto e Max Hirzel dell’associazione “Apertamente” di Biella, hanno girato una breve video-richiesta di un titolo di soggiorno per tutti i profughi della guerra libica con interventi di alcuni ragazzi ospiti del centro situato nella provincia biellese (www.mondocapovolto.it). Il tema del titolo di soggiorno per questi richiedenti asilo appare urgente tanto che anche l’Asgi (Associazioni Studi Giuridici Immigrazione) ha redatto un documento  (http://www.asgi.it/public/parser_download/save/1_asgidocumenti.umanitario_2011.pdf) sul rilascio di un permesso umanitario per chi è fuggito dai Paesi arabi in rivolta, indipendentemente dallo Stato in cui si è nati. Tra gli altri hanno aderito a questo appello l’Arci, il Naga di Milano, Senza Confine –

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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