Nonostante un appello della società civile europea, ieri la commissione Libertà civili dell’Europarlamento ha approvato il “pacchetto” su migrazione e asilo concordato fra Parlamento dell’Unione e Consiglio alla fine del 2023: «Un accordo che è il proseguimento di un decennio di politiche che hanno condotto a una proliferazione di violazioni dei diritti in Europa. E che avrà implicazioni devastanti per il diritto alla protezione internazionale in blocco e darà il via libera ad abusi in tutta Europa».
«Domani gli eurodeputati avranno l’ultima possibilità di respingere i dossier in un voto di Commissione e di dare un segnale politico contro l’adozione di un patto che mina alla base i diritti fondamentali delle persone». Purtroppo così non è stato. Malgrado l’appello di 81 organizzazioni europee di società civile, fra cui Oxfam, ARCI e Jesuit Refugee Service Europe, ieri la commissione Libertà civili del Parlamento Europeo ha approvato il “pacchetto” su migrazione e asilo concordato fra Europarlamento e Consiglio Europeo alla fine del 2023.
«I legislatori dell’UE hanno raggiunto a dicembre un accordo politico sul “Nuovo patto” su migrazione e asilo – spiegavano e denunciavano gli organismi firmatari dell’appello -: un accordo che è il proseguimento di un decennio di politiche che hanno condotto a una proliferazione di violazioni dei diritti in Europa. Inoltre, esso avrà implicazioni devastanti per il diritto alla protezione internazionale in blocco e darà il via libera ad abusi in tutta Europa, tra cui la profilazione razziale, la detenzione de facto senza alternative e i respingimenti sommari».
I testi approvati ieri attendono ora formale adozione in una delle prossime sessioni plenarie del Parlamento dell’Unione e l’approvazione definitiva da parte del Consiglio.
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