«Il valore di ogni istituzione si misura sul modo in cui tratta la vita e la dignità dell’essere umano, soprattutto in condizioni di vulnerabilità, come nel caso dei minori migranti», ricorda papa Francesco nel suo Messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2017, dedicata ai minori migranti e in particolare ai minori non accompagnati. I passi avanti della legge italiana e, negli approfondimenti, le cronache di Calais e del confine Grecia-Turchia.
«A fronte di tante nubi che si addensano sull’accoglienza in Europa, oggi il Parlamento italiano ha dato una prova di civiltà, riconoscendo i diritti dei più vulnerabili, i minori che arrivano da soli nel nostro Paese, con il varo di un sistema nazionale di protezione e di accoglienza». Save the Children ha salutato così l’approvazione a Montecitorio, mercoledì 26, della proposta di legge 1658 “Modifiche al Testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e altre disposizioni concernenti misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati” (la cosiddetta “legge Zampa”).
«La legge interviene sugli aspetti fondamentali per la vita dei minori migranti che arrivano in Italia senza genitori – commenta Save the Children -: dalla procedura per accertare la minore età agli standard delle accoglienze, dalla promozione dell’affido familiare alla figura del tutore, dalle cure sanitarie all’accesso alla istruzione, tutti tasselli fondamentali di una buona integrazione». La proposta di legge 1658 passa ora all’esame del Senato.
Solo quest’anno sono sbarcati in Italia circa 21 mila minori stranieri non accompagnati (MSNA). In tutto il 2015 erano stati circa 12.400. A fine settembre quelli “presenti e censiti” nel nostro Paese e nell’attuale “rete” di accoglienza erano 14.200, quelli “irreperibili” quasi 6.400.
“Sono loro a pagare di più”
E’ dedicato ai minori migranti, e «specialmente» ai MSNA, anche il Messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2017.
Con il consueto anticipo sulla ricorrenza (che cadrà il prossimo 15 gennaio), papa Bergoglio ricorda tra l’altro: «Sono in primo luogo i minori a pagare i costi gravosi dell’emigrazione, provocata quasi sempre dalla violenza, dalla miseria e dalle condizioni ambientali, fattori ai quali si associa anche la globalizzazione nei suoi aspetti negativi. La corsa sfrenata verso guadagni rapidi e facili comporta anche lo sviluppo di aberranti piaghe come il traffico di bambini, lo sfruttamento e l’abuso di minori».
E ancora: «Ognuno è prezioso, le persone sono più importanti delle cose e il valore di ogni istituzione si misura sul modo in cui tratta la vita e la dignità dell’essere umano, soprattutto in condizioni di vulnerabilità, come nel caso dei minori migranti».
Questa dignità per papa Bergoglio passa concretamente per tre azioni, la protezione e difesa, l’integrazione e la ricerca di soluzioni durature. Ma prima di tutto per un “principio” che vale almeno per chi è credente (e per chiunque meni vanto, in questi tempi incerti, di difendere le “tradizioni cristiane europee” o la “civiltà cristiana”, più o meno a proposito): «[Occorre rendersi] consapevoli che il fenomeno migratorio non è avulso dalla storia della salvezza, anzi, ne fa parte – afferma il Papa -. Ad esso è connesso un comandamento di Dio: ‘Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto‘ (Es 22,20); ‘Amate dunque il forestiero, perché anche voi foste forestieri nella terra d’Egitto’ (Dt 10,19). Tale fenomeno costituisce un segno dei tempi, un segno che parla dell’opera provvidenziale di Dio nella storia e nella comunità umana».
Collegamenti
Ottobre 2016, i MSNA nello sgombero della “Jungle” di Calais, fra container, notti all’addiaccio e decisioni sommarie: la cronaca della settimana della BBC, in inglese, e la testimonianza di Medici senza frontiere
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