Pubblichiamo la nota con cui mons. Gian Carlo Perego, presidente della CEMi e della Fondazione Migrantes della CEI, ha commentato l’approvazione, mercoledì scorso, del Nuovo patto su migrazione e asilo da parte dell’Europarlamento.
ll Patto europeo su migranti, richiedenti asilo e rifugiati al Parlamento europeo di Bruxelles avrebbe dovuto modificare le regole di Dublino, favorire la protezione internazionale in Europa di persone in fuga da disastri ambientali, guerre, vittime di tratta e di sfruttamento, persone schiacciate dalla miseria, con un impegno solidale di tutti i Paesi membri dell’Unione Europea nell’accoglienza, il ritorno alla protezione temporanea come si era visto con gli otto milioni di migranti in fuga dall’Ucraina, un monitoraggio condiviso tra società civili e istituzioni del mar Mediterraneo per salvare vite.
Invece l’Europa – mentre nel Mediterraneo continuano le tragedie – a maggioranza di voti si chiude in se stessa, trascura i drammi dei migranti in fuga, sostituisce la vera accoglienza con un pagamento in denaro. E pretende ancora di più dai Paesi di frontiera, come l’Italia: controlli più veloci, ritorni nel primo Paese di sbarco di chi si muove in Europa senza un titolo di protezione internazionale, rimpatri facilitati in Paesi terzi non sicuri, chiudendo gli occhi sull’esternalizzazione della gestione dei migranti. Indebolendo, non da ultima, la tutela delle famiglie e dei minori.
Il Patto europeo sui migranti richiedenti asilo e rifugiati segna così una deriva nella politica europea dell’asilo e il fallimento della solidarietà, che sembra infrangersi come le onde contro i barconi della speranza. Confidiamo che l’art. 10 della nostra Costituzione rimanga come presidio sicuro per tutelare i richiedenti asilo. Le prossime elezioni europee saranno un banco di prova importante per rigenerare l’Europa a partire dalle sue radici solidali e non piegarla a nazionalismi e populismi che rischiano di dimenticare la nostra storia comune.
Gian Carlo Perego, presidente CEMi e Fondazione Migrantes della CEI
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