L’anno scorso hanno cercato protezione nell’UE appena 1.200 persone per milione di abitanti, ma con forti variazioni di incidenza fra Paese e Paese membro. Si va dal massimo di Cipro, dove i richiedenti per milione sono stati 14.800, al minimo dell’Ungheria, che ne ha ricevuti appena quattro per milione.
Rispetto al 2020 delle prime ondate di pandemia, sono cresciuti del 28% i richiedenti asilo per la prima volta registrati nel territorio dell’UE durante il 2021: i dati pressoché definitivi e ufficiali appena pubblicati da Eurostat ne contano circa 535 mila. Questa cifra è inferiore a quelle registrate nel triennio 2017-2019 e si colloca ai livelli toccati prima dei “picchi” del 2015-2016 dovuti alla devastante guerra in Siria: qui il riferimento è dato dai 530.600 richiedenti registrati nel 2014.
Ancora una volta, nel ’21 è stata la Germania a raccogliere il maggior numero di domande di protezione, 148.175, oltre un quarto del totale, seguita dalla Francia (103.790, 19%), dalla Spagna (62.050, 12%) e solo in quarta posizione dall’Italia (43.900, 8%).
In media l’anno scorso hanno cercato protezione nell’UE 1.196 persone per milione di abitanti, ma con forti variazioni di incidenza fra Paese e Paese membro. Si va dal massimo di Cipro, dove i richiedenti per milione sono stati 14.799, al minimo dell’Ungheria, che ne ha ricevuti appena quattro per milione. L’Italia ancora una volta si colloca al di sotto della meda dell’UE.
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