Una nuova serie dei “Data in focus” di Eurostat ha arricchito le statistiche sull’asilo nell’Unione euroepa nel corso del 2012.
Nell’Unione europea, nel 2012 l’aumento di domande d’asilo è stato complessivamente del 10% circa rispetto al 2011. Ma vi sono tre Paesi che hanno visto crescere le richieste nei propri confini per oltre il 50%: si tratta di Bulgaria, Polonia e Danimarca.
La Polonia, in particolare, si avvicina agli ordini di cifre raggiunti nell’Europa occidentale: quasi 11.000 richieste nell’anno, soprattutto da parte di cittadini della Federazione russa (quasi 6.100, oltre metà del totale) e della Georgia (circa 3.200, quasi un terzo).
Germania e Svezia, invece, sono i Paesi che hanno visto il maggiore aumento assoluto di domande d’asilo, rispettivamente + 24.000 e + 14.000 rispetto al 2011. E sono ancora tre i Paesi che hanno “sopportato” insieme, nell’anno, circa il 60% di tutte le richieste registrate nell’Unione: la Francia e di nuovo la Germania e la Svezia.
Nel nostro Paese, che ha visto le domande in forte calo rispetto al 2011, vale la pena di ricordare che sono state 15.715 in tutto. Peraltro, oltre un terzo delle domande in Italia si è registrato nel solo quarto trimestre dell’anno.
Il maggior numero di domande d’asilo nella Penisola è stato presentato da persone in fuga soprattutto dal Pakistan, 2.365 in totale, dalla Nigeria, dall’Afghanistan, dalla Tunisia e dal Ghana. Nigeria, Ghana e Pakistan sono però, nell’ordine, i primi tre Paesi per numero di domande respinte (almeno in prima istanza, l’unico “grado” d’esame preso in considerazione, solitamente, dalle serie statistiche diffuse da Eurostat).
Il nostro Paese è uno di quelli che si deve meno confrontare con richiedenti asilo under 18: nel 2012 in Italia erano minori meno del 12% di tutti i richiedenti, contro una media Ue poco inferiore al 30%.
Sempre nell’Unione, la Siria è ormai il secondo Paese di provenienza di richiedenti asilo (23.510 domande nel 2012, ben 15.000 rispetto al 2011: quasi uno su tre sono bambini o ragazzi sotto i 18 anni), dopo l’Afghanistan. Nel corso dell’anno hanno ricevuto una forma di protezione (status di rifugiato, protezione sussidiaria o umanitaria) il 90% delle domande presentate da cittadini siriani. Per tutte le altre nazionalità le percentuali di accoglimento sono molto inferiori: ai valori siriani si avvicinano solo quelli dei richiedenti della Somalia.
Se nel 2012 le domande di cittadini siriani sono più che triplicate rispetto al 2011, l’anno ha anche visto crescere di oltre il 100% quelle di cittadini della Bosnia-Erzegovina e dell’Albania.
Allegato
Data in focus 5/2013 (file .pdf, in inglese)
Leggi anche su Vie di fuga
Domande d’asilo nell’Ue: più 10% nel 2012
Ancora nessun commento, aggiungi il tuo qui sotto!