Sei enti locali, otto progetti e 323 persone accolte in un anno (297 “ordinari” e 26 “vulnerabili”): sono i numeri della rete Sprar in Piemonte fra 2010 e 2011. Nella regione, intanto, fra 2005 e 2008 sono stati concessi 6.144 permessi di soggiorno per richiesta d’asilo, asilo politico e motivi umanitari.
Cresce in Piemonte la rete Sprar, anche se, sicuramente, la regione non riesce ad esprimere “grandi numeri”. Nel 2007 gli enti locali piemontesi titolari dei progetti Sprar erano quattro e sono diventati sei nel 2011. Sono invece raddoppiati i progetti: dai quattro nel 2007 agli otto nel 2011. Nel 2007 tutti i progetti finanziati riguardavano la categoria dei beneficiari ordinari, mentre nel 2011 quattro sono rivolti agli ordinari e due ai vulnerabili (uno di questi ultimi è rivolto a beneficiari con disagio mentale).
Negli anni è anche cresciuto il numero dei richiedenti asilo e dei rifugiati accolti: 258 nel 2007, 284 nel 2008, 301 nel 2009 e infine 323 nel 2010 (ultimo dato disponibile), con un incremento del 25% rispetto al 2007. Sempre nel 2010, 297 accolti appartengono alla categoria “ordinari” e 26 a quella dei “vulnerabili”.
Per numero di persone accolte, nel 2010 il Piemonte si colloca dietro il Lazio, prima regione italiana (1.580 accoglienze), la Lombardia, la Sicilia, la Puglia, l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto.
Quanto ai minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo (Msnara), nel periodo 2008-2011 un solo comune piemontese, per ciascun anno, è stato titolare di un progetto a loro rivolto. Nel 2008 sono stati accolti in regione 18 Msnara, nel 2009 30 e nel 201o 20.
Oltre ai dati sui progetti, il nuovo Rapporto annuale 2010-2011 dello Sprar ha fornito le ultime cifre disponibili sui permessi di soggiorno per richiesta d’asilo, asilo politico e motivi umanitari concessi in Piemonte. Fra il 2005 e 2008 il totale è pari a 6.144, con un trend in forte crescita: 657 nel 2005, 1.252 nel 2006, 1.736 nel 2007 e 2.499 nel 2008.
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