È stato approvato dal Governo a fine anno, in via preliminare, un regolamento attuativo per la legge 47/2017 “Zampa” relativo in particolare ai permessi di soggiorno dei minori stranieri non accompagnati. Intanto, sono stati pubblicati di recente i primi dati nazionali complessivi sul “sistema” dei tutori volontari. Alla fine del 2018 erano 3.189 le tutele attive, affidate a 3.029 tutori registrati presso i Tribunali per i minorenni.
Cliccare per ingrandire: le tutele di minori stranieri non accompagnati in corso al 31 dicembre 2018, per Tribunale per i minorenni (fonte Garante nazionale infanzia e adolescenza 2019).
Un Consiglio dei ministri di fine 2019 ha approvato in via preliminare un regolamento attuativo della legge 47/2017 per i minori stranieri non accompagnati, la cosiddetta legge “Zampa”. Il testo, che dovrà essere adottato con decreto del Presidente della Repubblica, interviene in particolare sulle norme per i permessi di soggiorno e per la conversione di questi ultimi al compimento dei 18 anni.
Con obiettivi di semplificazione, «una volta entrate in vigore le nuove disposizioni – informa il Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza -, ai minori verrà rilasciato un permesso “per minore età“».
Ma se il minore è in affido o sotto la tutela di un cittadino italiano (o straniero regolarmente soggiornante in Italia) con il quale convive, «al ragazzo verrà rilasciato un “permesso per motivi familiari”».
Tutti e due i permessi consentiranno ai ragazzi di formarsi e lavorare, «e potranno essere convertiti al compimento della maggiore età» secondo quanto già previsto dal decreto legislativo n. 286 del 25 luglio 1998.
Il “sistema tutela”: i primi dati complessivi
Ma quali sono le dimensioni del “sistema” italiano dei tutori volontari, ormai a quasi tre anni dalla promulgazione della legge 47?
Il primo rapporto di monitoraggio La tutela volontaria in Italia: l’attività dei Tribunali per i minorenni a cura del Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza ha offerto nello scorso novembre i primi dati nazionali d’insieme al di là delle semplici candidature e dei partecipanti ai corsi ad hoc, per quanto le cifre siano aggiornate solo alla fine del 2018.
Due anni fa, presso i Tribunali per i minorenni erano iscritti nel complesso 3.029 tutori, 505 dei quali confluiti da altri elenchi istituiti prima dell’entrata in vigore della legge 47/2017 (la “legge Zampa”). Le presenze più numerose sono a Catania, Roma e Palermo (ognuna con circa 240 tutori registrati), seguite da Torino, Firenze, Perugia e Milano.
Si tratta per tre quarti di donne e per la stragrande maggioranza di occupati (quasi il 78% del totale) piuttosto che di pensionati (10% scarso).
In tutto il ’18 sono state avviate tramite l'”abbinamento” fra tutori a e minori stranieri non accompagnati 3.902 tutele, mentre a fine anno le tutele attive erano 3.189. «Il Tribunale per i minorenni di Palermo è quello che presenta una maggiore incidenza di abbinamenti, facendo registrare un flusso di 740 abbinamenti accettati».
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