Il 20 giugno il capoluogo subalpino celebrerà la Giornata mondiale del rifugiato “a porte aperte”. Temi e programmi si preparano in anticipo, certo, ma in questi giorni, in queste settimane lo slogan sembra voler sottolineare che, nonostante tutto, le città italiane non sono, non vogliono sentirsi “sotto assedio” da parte di rifugiati e migranti. Tra visite agli spazi di accoglienza, proposte di riflessione e approfondimento, mostre, iniziative musicali, teatrali e conviviali, la mappa completa degli eventi in programma sotto la Mole.
“Porte aperte nei centri”, “porte aperte a teatro”: Torino celebrerà con questo stile la prossima Giornata mondiale del rifugiato di mercoledì 20 giugno. La Città e i progetti SPRAR sotto la Mole, in collaborazione fra gli altri con Almaterra, SERMIG, Progetto Tenda, Pastorale Migranti e Diaconia Valdese, organizzeranno durante tutta la giornata laboratori, visite negli spazi d’accoglienza, una mostra fotografica, la presentazione di un progetto di “decoro e riciclo”, una lezione aperta di capoeira.
Ma in programma, fra tardo pomeriggio e serata, c’è anche una serie di eventi alla Casa del teatro ragazzi e giovani di corso Galileo Ferraris, con accoglienza e punti informativi (la musica della band “One blood family”, “Salute e solidarietà”, “Accoglienza in famiglia/rifugio diffuso”), le dimostrazioni finali dei laboratori del progetto “Melting pot”, di un laboratorio teatrale e di uno di danzaterapia. E per finire, “Cucina dal mondo a cura dei cuochi rifugiati di Mondi a Tavola e della Gelateria Popolare. Clicca qui per tutte le info.
Ascolta la mia storia!
Sempre il 20 giugno l’associazione Mosaico-Azioni per i rifugiati in collaborazione con l’UNHCR, il dipartimento Cultura, politica e società dell’Università di Torino e, fra gli altri, il coordinamento Non solo asilo, organizzano la mattinata di approfondimento “Ascolta la mia storia, ti racconto le mie passioni” al Campus Luigi Einaudi.
In scaletta, l’esperienza dei corridoi umanitari attraverso il video Portami via e il «racconto degli studenti rifugiati» in un progetto UNI-EDU e UNRESST. Fra gli interventi, quello di Maurizio Ambrosini dell’Università di Milano (“La fatica dell’integrazione”), di Paolo Naso della Sapienza di Roma (“Strategie di integrazione”), di Nysymb Lascony, ricercatore e regista francese (“Da dove e perché si fugge”), dell’avvocato Maurizio Veglio (“La complessità del sistema-asilo”), di Catherine Woollard dell’ECRE (“Impegno dei rifugiati e integrazione”) e di Gabriella E. Sanchez, Ph.D all’Arizona State University (“Human trafficking e passaggi di frontiera”). A seguire, dibattito e buffet. Cliccare qui per il programma completo.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15.00, sempre al Campus Einaudi sarà presentata la mostra “Una storia di accoglienza” con il suo autore, il fotoreporter Iuliano Lucas. Introdurrà l’antropologo Roberto Beneduce e modererà la giornalista di Mosaico Nicolette Meffire. Titolo dell’incontro, “La grande avventura ambigua”. Qui il volantino di presentazione.
Poesia, riflessione: ragazzi in dialogo alla Pastorale Migranti
Ancora nel pomeriggio, alle 16.00, appuntamento alla Pastorale Migranti, che organizza nella sede in via Cottolengo 22 un incontro con Rita Clemente, autrice di Guerre, terrorismo, migrazioni: un dolore infinito, una raccolta di poesie e riflessioni dedicata a tutte le vittime innocenti dei conflitti, dei terrorismi, delle migrazioni (per info: segreteria@upmtorino.it).
Dialogheranno con l’autrice il direttore Sergio Durando e alcuni dei ragazzi rifugiati inseriti in progetti di accoglienza a cui collabora la Pastorale Migranti subalpina. Il ricavato della vendita del libro andrà all’associazione Support and Sustain Children, a sostegno di un progetto a favore dei bambini siriani.
Indovina chi viene a cena (e a casa)D |
No comment yet, add your voice below!