Skip to content

L’impatto sui diritti delle cittadine e cittadini stranieri e le misure di tutela necessarie

In questo periodo di emergenza sanitaria decine di associazioni fanno sentire la propria voce, in un documento congiunto che mette al centro chi vive una condizione di marginalità: le persone straniere e soprattutto i richiedenti asilo, le persone senza fissa dimora, i lavoratori e le lavoratrici ammassati negli insediamenti informali rurali.

“Nei periodi di crisi, gli effetti delle disuguaglianze formali e sostanziali diventano ancor più evidenti. Le note che seguono forniscono una prima panoramica sui diritti dei cittadini stranieri messi a rischio dall’emergenza COVID-19.” Questo è l’incipit del documento Emergenza COVID-19. L’impatto sui diritti delle/dei cittadine/i straniere/i e le misure di tutela necessaria: una prima ricognizione firmato tra gli altri da Asgi, Naga, Magistratura Democratica e Fondazione Migrantes.

Un documento quantomai necessario e urgente (come urgente è la situazione sanitaria che stiamo vivendo) che descrive una situazione oggettiva: l’Italia è un paese multiculturale, i cinque milioni di cittadini stranieri che vi risiedono regolarmente devono essere  considerati al pari dei cittadini italiani, ma mai quanto ora sono evidenti le criticità di un sistema caratterizzato da profonde diseguaglianze formali e sostanziali.

Il documento persegue un lavoro di analisi ma al tempo stesso vuole essere uno strumento concreto, e infatti cerca di enucleare le criticità del sistema ma propone anche (e chiede) al legislatore soluzioni concrete ed immediate, che consentano di garantire a tutte le persone le medesime tutele previste dai provvedimenti per contenere il contagio da coronavirus.

Nello specifico viene chiesto:

  • chiusura dei Cpr, degli hotspot e dei Centri di accoglienza Straordinaria redistribuendo le persone secondo la logica dell’accoglienza diffusa;
  • garanzia dell’accoglienza all’interno del Siproimi di coloro che, per effetto dei decreti sicurezza, ne sono rimasti esclusi: richiedenti asilo e titolari protezione umanitaria;
  • garanzia dell’accoglienza in strutture idonee di senza fissa dimora e di chi vive in insediamenti informali rurali;
  • predisposizione di misure di tutela necessarie a favorire un’accoglienza  idonea a chi sbarca in questi giorni sulle nostre coste, per non favorire il propagarsi del contagio;

In conclusione “l’insieme di queste richieste, […] non risponde solo a una imprescindibile necessità di trattamento uguale per tutte le persone, ‘senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’ (art. 3 Costituzione), ma a una necessità per la salvaguardia dell’intera salute pubblica”.

Condividi su…

Articoli correlati

Ancora nessun commento, aggiungi il tuo qui sotto!


Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni